Verso un emendamento omnibus Torna in pista la Banca del Sud

RomaIl governo corre ai ripari, dopo lo stop a 12 dei 14 emendamenti presentati alla Finanziaria. Ieri sera sono state presentate le relazioni tecniche su alcuni degli emendamenti ritenuti inammissibili, in particolare sui pacchetti welfare e giustizia. La commissione Bilancio ha anche «ripescato» 44 emendamenti presentati da parlamentari, come la Banca del Sud, la banda larga e la cedolare secca del 20% sugli affitti, che saranno ammessi al voto. Confermato invece il «no» a 5 emendamenti del governo, se non saranno rivisti: fra questi, il taglio a consiglieri e assessori negli enti locali. Nella giornata di oggi il ministro Calderoli lo ripresenterà, riformulato. Secondo anticipazioni, gli enti locali non saranno obbligati a tagliare le poltrone, ma se non lo faranno riceveranno minori trasferimenti dallo Stato. E già oggi, in Commissione Bilancio, potrebbe essere formalizzato un emendamento omnibus a firma del relatore della Finanziaria Massimo Corsaro. Il testo conterrebbe temi voluti dai parlamentari di Pdl e Lega, come un fondo per l’edilizia scolastica e uno per le calamità.
Ieri la commissione ha approvato l’articolo 1, che fissa il saldo da finanziare. Da oggi vota gli articoli «caldi» e gli emendamenti. I lavori vengono seguiti passo passo da Giulio Tremonti. Il ministro dell’Economia ha partecipato a una riunione di maggioranza a Montecitorio, poi ha incontrato il sottosegretario Gianni Letta a palazzo Chigi, infine di nuovo la maggioranza in tarda serata per discutere soprattutto della destinazione dei 4 miliardi dello scudo fiscale. Ieri sono state presentate le relazioni tecniche su alcuni degli emendamenti bloccati martedì: in tre casi - pacchetto welfare, risorse per il ponte sullo Stretto, fondi per Roma capitale - il via libera della Regioneria generale è subordinato ai risparmi del patto per la Salute che emergeranno dall’accordo Stato-Regioni, che appare vicina. Dall’intesa deriva, fra l’altro, il finanziamento delle misure per il lavoro (dal rinnovo della detassazione sui salari di secondo livello ai bonus per l’assunzione degli ultracinquantenni, all’aumento dell’indennita per i «co.co.pro.». In tutto, 1 miliardo e 125 milioni di euro per il 2010.
Fra i 44 emendamenti di origine parlamentare ripescati in extremis c’è anche la Banca del Sud, ma il testo dovrà essere rivisto per la parte relativa al credito cooperativo. Stessa richiesta per un emendamento Pdl che introduce nel 2010 una tassa d’imbarco aeroportuale di 3 euro, per la riorganizzazione del Demanio, e per il credito d’imposta per la ricerca industriale. Niente da fare, invece, per l’emendamento della Lega sul taglio dell’Irap .
Ritorna nelle tabelle di bilancio il ministero della Salute, scorporato dal Welfare, che avrà una dotazione di 2 miliardi.

E l’emendamento sul pacchetto giustizia affida in gestione il recupero dei 3,3 miliardi dovuti dai cittadini italiani. L’aumento del costo delle cause peserà sui ricorrenti per 50 milioni. L’opposizione, infine, critica un emendamento che prevede un fondo unico per finanziare tutte le autorità di vigilanza.

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