Alessia Marani
Un buco nellacqua, è proprio il caso di dirlo, lincontro di venerdì tra i rappresentanti dellassociazione «liberamente Rieti» e i vertici di Campidoglio e Acea sulla querelle dellacqua «rubata» dal bacino del Peschiera. Milioni di metri cubi con cui lazienda partecipata capitolina da sempre soddisfa il fabbisogno idrico dell85 per cento dei romani (come stabilisce, del resto, una legge del Ventennio). Un contenzioso giuridico, però, che si apre nel 97 quando lallora presidente della provincia reatina decise di non rinnovare il contratto di fornitura dellacqua in modo da rivedere i parametri del corrispettivo dovuto da Acea. «Da quel momento - spiega Andrea Spadoni, presidente dellassociazione che si sta battendo per il riconoscimento di un indennizzo alla comunità a nord di Roma - la società capitolina continua a prendere acqua dal nostro bacino praticamente a costo zero. Con un guadagno netto annuo di almeno 200 milioni di euro che gli azionisti pubblici e privati (la cui quota il buon Veltroni ha allargato nel 2000 di un ulteriore 8 per cento) si dividono senza colpo ferire. Il dibattimento della causa, invece, viene di volta in volta rimandato. Lultima, il 6 marzo scorso». Per una settimana Spadoni e il suo vice, Matteo Micheli, hanno sostato a bordo di un camper in piazza della Bocca della Verità, a due passi dagli uffici del Campidoglio, attuando lo sciopero della fame finché non fossero stati ascoltati da Veltroni e dalla dirigenza dellazienda. «Il sindaco - continua Spadoni - proprio alla vigilia dellinizio della nostra protesta, commentando i dati sulleconomia romana in crescita, aveva ribadito come gli utili di Acea confermassero il valore dellazienda partecipata fiore allocchiello per lamministrazione. Allincontro con noi, invece, ha mandato lassessore allAmbiente Dario Esposito. Il cui primo passo è stato quello di mettere le mani avanti dicendo che sulle decisioni nel merito prese dalla dirigenza societaria il Comune al di là di un generico suggerimento dindirizzo, non può mettere bocca. Insomma, a prendere i meriti sono tutti capaci. Ma quando si tratta di assumersi le responsabilità, è tutta unaltra storia». Liberamente Rieti non molla e promette battaglia. «Torneremo presto a protestare - afferma Micheli -. Questa volta, però, saremo in tanti. Torneremo in sit-in sotto il Campidoglio». Lassociazione chiede un 10 per cento sulle royalties Acea. «Il portavoce dellazienda, venerdì - conclude Spadoni - si è limitato a dire che Rieti avrà un risarcimento.
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