da Roma
Il naufragio del Titanic non fu rapido. Anche lesito negativo della trattativa intavolata da Cai per rilevare le attività in bonis di Alitalia non si è materializzato rapidamente. Con il passare delle ore si è infatti compreso che i sei sindacati che non avevano aderito alle proposte dellazienda (Cgil, Anpac, Anpav, Avia, Sdl e Up) non avrebbero mai accettato la proposta di un contratto unitario che ne avrebbe ridimensionato il diritto di veto sulle scelte aziendali. Nellarco di una giornata si è cosi passati dal moderato ottimismo alla delusione per il ritiro dellunico acquirente in campo. Questa la cronaca.
9.00 «Mi auguro un accordo», ha dichiarato il ministro del Welfare Sacconi aggiungendo che «il futuro è appeso a un filo» perché il rischio di fallimento «cè tutto». Entro le 15.50 tutto dovrà chiudersi per consentire allassemblea di Cai di pronunciarsi favorevolmente sulla prosecuzione delliter.
9.56 Lattacco cieco della sinistra. Per Massimo DAlema «Berlusconi ci ha portato sullorlo del baratro». Il segretario del Prc Ferrero intima a Cai: «Va cambiato il piano».
10.54 Allaeroporto di Fiumicino non si registrano ritardi nei voli Alitalia.
12.00 Riprende la riunione intersindacale tra le sei sigle che non hanno aderito allaccordo. Il presidente dellAvia, Antonio Divietri, preannuncia linvio di una lettera a Cai con i contenuti della controproposta di Anpac, Anpav, Avia, Up, Sdl e Cgil.
12.34 Al varco equipaggi di Fiumicino cominciano a radunarsi piloti, hostess e steward che attendono gli sviluppi della situazione.
12.50 Il commissario straordinario Fantozzi comunica che Cai ha fermato la due diligence, ovvero la ricognizione del valore dei beni che intende acquisire. Lofferta. però, resta in piedi.
13.03 La Cgil non ci sta. «Lofferta Cai scade il 30 settembre: cè possibilità di un ampio consenso», dice il segretario confederale, Fulvio Fammoni.
13.38 Il pressing di Berlusconi. «Se la Cgil dice no al piano, si può andare avanti senza», dichiara il presidente del Consiglio.
14.02 Le sei sigle sindacali rendono noto di aver inviato la controproposta a Cai e al governo. «Lintesa - spiegano i partecipanti - può essere raggiunta attraverso un negoziato in tempi brevissimi e inserita in un quadro di contratti nazionali relativo a ciascuna categoria». La dichiarata disponibilità al dialogo nasconde un secco «no» al contratto unitario proposto da Colaninno e soci. È linizio della fine.
14.06 Il panico di Bersani. Il ministro-ombra dellEconomia del Pd «auspica» che comunque la trattativa vada in porto. E mette le mani avanti: «Se si spera di scaricare tutto sulla sinistra, non ci riusciranno mai. E lo sport di mettere in mezzo la Cgil non ci piace».
14.14 Il presidente dellAnpac, Fabio Berti, cerca di tranquillizzare tutti: «I lavoratori sono pronti a sacrifici anche senza Cai».
14.23 Il commissario di Alitalia Fantozzi, secondo fonti sindacali, ha spedito le lettere che comunicano la cassa integrazione ai dipendenti della compagnia.
15.50 Il leader Idv Di Pietro si reca a Fiumicino per cavalcare la protesta.
16.00 Si riunisce lassemblea di Cai. I soci decideranno allunanimità di ritirare lofferta esprimendo «profonda delusione».
17.00 La notizia si diffonde a Fiumicino. Manifestazioni di gioia da parte dei dipendenti.
17.23 «Siamo davanti a una situazione drammatica, di fronte a un baratro», commenta il premier Berlusconi.
17.34 LAnpac chiede lintervento del presidente del Consiglio, mentre il leader della Cgil Epifani lo attacca: «Si assuma le sue responsabilità».
17.55 La tristezza del segretario Cisl Bonanni: «Per colpa di pochi pagheranno in tanti».
18.08 Il ministro Sacconi è sconcertato: «Lassurdo ostruzionismo della Cgil e dei piloti prospetta il fallimento». Lad di Intesa Passera: «È un gran peccato»
18.12 LEnac ha convocato lunedì prossimo per verificare i requisiti per il mantenimento delle licenze di Alitalia.
18.53 Lo sconforto di Fantozzi: «Trovare un finanziatore è abbastanza difficile». Si volerà finché rimangono soldi in cassa.
19.
20.36 Fantozzi rassicura: «I voli non sono a rischio nei prossimi giorni». Ma i partner esteri sarebbero subentrati solo se la Cai fosse rimasta.
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