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Viaggi e scuole private: ecco il nuovo redditometro

RomaIl redditometro cresce e si adegua ai nuovi consumi. Punterà i riflettori sui viaggi, sulle minicar e su altri generi di lusso, finora esclusi. Sempre con l’obiettivo di incrociare gli acquisti con le dichiarazioni dei contribuenti, scovare eventuali discrepanze e quindi trovare evasori. La novità è emersa ieri al tavolo tecnico dell’Agenzia delle Entrate, convocato proprio per sottoporre la modifica dello strumento di accertamento fiscale alle categorie interessate.
Il nuovo redditometro partirà dalle famiglie. E poi terrà conto delle diversità territoriali, considerando le differenze, non solo tra Nord e Sud, ma anche tra grandi città e piccoli centri. «Una cosa è abitare a Milano, un’altra avere casa in un piccolo centro», ha spiegato uno degli addetti al settore che hanno partecipato al tavolo.
Tra i beni di consumo più utili a capire la vera ricchezza di una famiglia, si confermano le automobili di grande cilindrata. Solo nel 2007, il fisco ha scovato 97mila contribuenti che hanno speso il doppio di quanto guadagnano in un anno per una quattro ruote di lusso (sono state considerate quelle sopra i 2.100 di cilindrata). Di questi appassionati di supercar, il 15 per cento sono dipendenti, il 25 per cento imprenditori, il 48 per cento lavoratori autonomi.
Tra le novità del nuovo redditometro, il fatto che sarà su base familiare. Il campione considererà nuclei omogenei per numero ed età dei componenti. Si partirà da un campione di più di 800mila famiglie. Per risalire al loro reddito, si guarderà al possesso di case, alle spese per l’affitto, ai consumi per energia, gas, mutuo ma anche alle spese per la ristrutturazione (tutti dati che il fisco possiede già). Ci sono poi i mezzi di trasporto. Oltre alle auto e ai classici natanti di lusso si affiancano anche i motocicli e le mini-car.
Tra le novità non ci sono solo i prodotti. Nel nuovo redditometro arriveranno anche nuove forme di pagamento, come gli acquisti in leasing. Questo perché il fisco si è accorto che sono molti i contribuenti che pagano rate superiori al reddito dichiarato.
Lente puntata anche su altre spese, come quelle relative al tempo libero: i viaggi, l’iscrizione a centri ippici e centri benessere, l’associazione a circoli esclusivi e gli acquisti presso case d’asta. Anche l’iscrizione dei figli alle scuole private potrà diventare l’indicatore di un reddito alto. Ma solo quando è un istituto particolarmente costoso.
Le altre novità riguardano le modalità dell’accertamento, che saranno semplificate. Se ci sarà una discrepanza tra quanto il fisco ritiene un cittadino abbia speso e i suoi redditi, il contribuente o dovrà dimostrare di avere altre fonti di reddito (come vincite alle lotterie o eredità) oppure adeguarsi e pagare.
Il redditometro è ancora allo studio. I commercialisti, al termine del tavolo hanno espresso un parere favorevole. Però hanno chiesto che nel nuovo redditometro siano ampliate le possibilità di difesa del contribuente. Al momento, ha spiegato il consigliere nazionale dei dottori Commercialisti, Roberto D’Imperio, «ci sono limitati poteri di difesa, vale solo l’indicazione di alcuni redditi mentre non vale come giustificazione se la scuola è stata pagata dal suocero. Ora non è una giustificazione». In sostanza, secondo i commercialisti, si dovrebbe potere considerare anche il caso in cui un acquisto sia stato realizzato da parenti.
L’altro nodo riguarda il rapporto con gli studi di settore. Alcune categorie, come gli artigiani della Cna, hanno detto chiaramente che per i controlli sui propri associati, lo strumento più affidabile è proprio quello degli studi. La Cgia di Mestre ha proposto di modificare gli studi con uno strumento più vicino al redditometro.

«Certo - ha sottolineato il segretario degli artigiani di Mestre Giuseppe Bortolussi - non il redditometro che probabilmente ci verrà presentato nei prossimi giorni, bensì uno strumento evoluto ed estremamente flessibile, dinamico e di rapido e semplice utilizzo».
AnS

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