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I vulcani, la poesia, la granita: curiosità sulla Sicilia che forse non sapevi

Alcune curiosità sulla regione siciliana: la granita, la Scuola poetica, l'altro nome, i vulcani, il patrimonio culturale materiale e immateriale

5 curiosità sulla Sicilia

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La Sicilia è una regione nel cuore del Mediterraneo, sospesa tra Europa e Africa, tra oriente e occidente, tra storia e mito. È un luogo reale, tangibile, in cui i profumi e i sapori si mescolano a una vista che svela al turista le bellezze architettoniche delle città e dei borghi. È un posto in cui il sole illumina la pietra tufacea valorizzando le volumetrie di strade e piazze. Ma c’è anche molto di più, e non basterebbero cento curiosità a descriverlo.

La Scuola poetica siciliana

Naturalmente la lirica in Italia non è giunta con la Scuola poetica siciliana della corte di Federico II di Svevia ma prima di quest’esperienza c’erano stati alcuni altri esempi in tal senso. C’è però da dire che in questo movimento letterario nasce e si consolida la forma del sonetto, creata da Giacomo da Lentini. La questione è importante anche sotto il profilo linguistico: la Scuola poetica siciliana è un punto d’incontro tra un volgare meridionale e un volgare settentrionale, entrambi non ancora lingua italiana regionale né dialetti. I poeti siciliani sono stati infatti tramandati ai posteri dai copisti toscani (tranne in un caso) e questo ne ha modificato parte della grafia e della fonetica: basti pensare che il siciliano aveva e ha, per esempio, un vocalismo atono a 3 gradi d’apertura - cioè comprende solo a, i, u per le sillabe non accentate - mentre il toscano aveva e ha un vocalismo tonico a 5 gradi d’apertura - ovvero con a, e, i, o, u per le sillabe non accentate. Tuttavia, e questo è molto interessante, il lessico siciliano si è fatto strada nel toscano grazie all’opera di questi copisti, e così molti poeti toscani successivi si sono avvalsi di meridionalismi nei loro versi.

I vulcani

Stromboli

La Sicilia è posta geologicamente su delle faglie e questo, oltre all’attività sismica, ha determinato la presenza di alcuni vulcani, tra l’altro due sui tre maggiori presenti in Italia. Questi due sono vulcani attivi, ovvero Etna e Stromboli, ma nelle isole minori della regione ci sono anche altri vulcani, alcuni sono anche sommersi dalle acque. Questi vulcani possono essere visitati attraverso escursioni e trekking, naturalmente e rigorosamente attraverso tour accompagnati.

Il patrimonio Unesco

Valle dei Templi

L’Unesco, ente a tutela internazionale del patrimonio culturale, ha riconosciuto nella Sicilia un vasto patrimonio in termini materiali e immateriali, tra cui l’arte dei muretti a secco, la vite ad alberello di Pantelleria, l’opera dei Pupi, la Valle dei Templi ad Agrigento, il Monte Etna, il barocco della Val di Noto, le necropoli rupestri di Pantalica, la villa romana del Casale e altro ancora. Per questo visitare la Sicilia significa tuffarsi in un’esperienza importantissima per il proprio arricchimento culturale interiore.

La granita

Granita

Chi è stato in Sicilia almeno una volta nella vita lo sa: la granita siciliana si mangia con la brioscia. Non è solo una tradizione, non solo un connubio alimentare, ma praticamente un rito. L’origine della granita in sé è probabilmente legata alla dominazione araba. I mori infatti portarono nell’Alto Medioevo in questa regione lo sharbat: si tratta di quello che oggi si chiama sorbetto, e fin dall’antichità era a base di frutta e petali di fiore.

La Trinacria

Sicilia

L’altro nome della Sicilia è Trinacria, che si riferisce probabilmente ai tre promontori che caratterizzano la regione (Passero, Peloro e Lilibeo) o ai tre vertici dell’isola principale.

In araldica e quindi anche sullo stemma della Regione Sicilia, la Trinacria è raffigurata come un volto di donna circondato da tre gambe e tre spighe di grano che si dipartono da esso, in una sorta di somiglianza con le Gorgoni della mitologia greca.

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