L'Italia da scoprire

Balestre, falchi e miniere: la sorprendente Massa Marittima

Massa Marittima divenne ricca e potente grazie alle miniere d'argento delle sue colline. Nel XIII secolo gli abitanti ne ebbero abbastanza del vescovo-conte tanto da fare una mega-colletta e riscattare a caro prezzo la loro libertà

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Balestre, falchi e miniere: la sorprendente Massa Marittima

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Se i vantaggi della tecnologia sono sotto gli occhi di tutti, una cosa mi manca del mondo prima dell'avvento di internet e degli smartphone; la capacità di sorprendersi. Quando non avevi in tasca tutta la conoscenza del mondo, poteva anche capitarti di scoprire posti meravigliosi semplicemente sbagliando strada. Mi successe qualcosa del genere parecchi lustri fa, mentre girovagavo con la mia moto per le colline della costa toscana. Invece di finire in una caletta riparata dalle parti di Baratti, finii in una cittadina di nemmeno 10.000 abitanti nascosta nel mezzo al nulla.

Quando finii in una piazza magnifica, con una grande cattedrale, palazzi antichi ed una curiosa fonte pubblica mi resi conto che quella cittadina aveva parecchi segreti da scoprire. Ci ho messo anni, ma alla fine ho scoperto abbastanza di questo posto davvero particolare da capire come meritasse di essere scoperto da molte più persone. Ecco perché, questa settimana, "What's Up Tuscany", il podcast nel quale vi racconto la mia Toscana attraverso le storie delle persone, dei posti e dei prodotti che la rendono unica al mondo, ho deciso di portarvi a Massa Marittima, una delle tante perle nascoste di questa terra.


Se ascolterete la puntata intera, premendo il triangolo bianco del player qui sopra, scoprirete come questa città fosse diventata ricca e potente grazie alle miniere d'argento delle sue colline. Vi spiegherò poi come, nel XIII secolo, gli abitanti ne ebbero abbastanza del vescovo-conte tanto da fare una mega-colletta e riscattare a caro prezzo la loro libertà. I massetani riuscirono a difendere la loro indipendenza con le unghie e coi denti, grazie ad una milizia cittadina esperta nell'uso di una delle armi più devastanti del Medioevo, la balestra. Dopo un secolo Massa Marittima fu costretta ad affiliarsi a Siena e fu l'inizio della fine.

Secoli di degrado, spopolamento e povertà seguirono ma negli ultimi tempi le cose sono migliorate assai. Tutti si erano dimenticati della storia e della tradizione di questo borgo, tranne un gruppo di appassionati che, nel 1959 decise di riportare in vita gli antichi terzieri ed investire nella pratica della balestra, come avevano fatto sette secoli prima i loro antenati. Grazie a loro, due volte all'anno, questa cittadina ospita una delle gare di balestra antica più famose d'Italia, il Balestro del Girifalco.

Nel corso della puntata vi accompagnerò nella splendida piazza, spiegandovi i segreti dello strano nome, delle decorazioni scandalose della fonte pubblica e molto altro. Gran parte dell'attenzione sarà dedicata alla festa della balestra, al significato del falcone, a quanto sia difficile colpire un piccolo bersaglio con balestre vecchie di secoli e come i balestrieri massetani siano tra i più bravi d'Italia. Magari non sarà famosa come il Chianti, ma questa parte di Toscana ha tantissime cose da offrire a chi passi più di qualche ora.

Se verrete a Massa Marittima, vi aspettano parecchie cose: da una strada del vino piuttosto particolare ad un lago misterioso, molto profondo, dove, secondo la leggenda, un'intera città sarebbe sprofondata ed un parco diffuso dedicato alla storia della metallurgia e dell'industria mineraria. La prossima volta che programmate una visita in Toscana, non dimenticatevi della Val di Cornia. Se gliene date l'occasione, saprà sicuramente stupirvi.

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