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San Donato in Poggio: curiosità e cosa vedere

Il piccolo borgo medievale si trova a metà strada tra Siena e Firenze. Nel centro della città, oltre agli edifici in stile romanico e quelli di epoca tardo rinascimentale, sono ancora conservati gli antichi resti delle cinta murarie

San Donato in Poggio: curiosità e cosa vedere

San Donato in Poggio è un grazioso borgo medievale che sorge sulla sommità di un piccolo colle nella frazione del comune di Barberino Tavarnelle, a metà strada tra Firenze e Siena (dista 45 chilometri esatti sia dall’una che dall’altra città). Oltre alla natura incontaminata dei luoghi - si trova nella splendida regione del Chianti, circondata da filari di ulivi e vigneti - la cittadina conserva ancora intatte le mura di cinta originarie, costruite nel XII secolo, e la torre di avvistamento.

San Donato in Poggio: dove si trova e qualche cenno storico

Chianti

San Donato in Poggio è uno dei borghi-gioiello della regione del Chianti, l’area vinicola più estesa e rigogliosa della Toscana. Sin dall’antichità, per quanto la sua estensione fosse contenuta rispetto, ad esempio, alla vicinissima Greve, è sempre stato considerato un luogo geograficamente strategico, specie durante gli anni dello storico conflitto tra Firenze e Siena.

Le prime testimonianze relative all’esistenza di questa piccola località risalgono all’anno 1000 se non, addirittura, ad epoche precedenti (vi è una menzione in un documento redatto nel 989 riguardo ad una donazione di alcuni "beni" da parte di Tegrimo Guidi, conte palatino della Toscana).

Per certo, a partire del 1218 passò sotto l’egemonia della Repubblica di Firenze, circostanza che ne accrebbe la notorietà e l’importanza strategica. Al punto da diventare, come riportano alcune varie fonti, uno dei luoghi dove i pellegrini che si spostavano da Firenze a Roma erano soliti fare una sosta per rifocillarsi e cambiare le monete. Non solo.

Forse, alcuni non sanno che proprio a San Donato in Poggio vennero firmati i due trattati di pace (il primo nel 1176 e il secondo nel 1265) tra le Repubbliche di Firenze e Siena. Un armistizio, com’è noto, che durò ben poco.

Durante la Battaglia di Montaperti, tra Guelfi e Ghibellini - il conflitto fu menzionato anche da Dante nell’Inferno de La Divina Commedia - il territorio fu quasi completamente devastato. Dopo un lungo periodo di declino, ad oggi, il borgo è considerato uno dei fiori all’occhiello delle Terre del Chianti.

Cosa vedere

Toscana Chianti

Chi arriva a San Donato in Poggio non potrà fare a meno di notare la splendida Porta Fiorentina - così chiamata perché conduce a Firenze - che si trova nella parte nord-occidentale del borgo ed è uno dei due varchi storici di accesso al paese. L’altro, la Porta Senese, si trova invece sul versante orientale, verso Siena.

Nella piazza principale, invece, si può ammirare lo splendido Palazzo Malaspina. Si tratta di un imponente edificio di epoca tardo rinascimentale, strutturato su tre piani e restaurato in tempi recenti dall’amministrazione locale, che nel Medioevo ospitò la famiglia Ticci. Nel XVII secolo divenne la dimora dei marchesi Malaspina, da cui prende il nome definitivo del palazzo.

Oltre alla Chiesa di Santa Maria della Neve e la torre-Cassero, al centro della stessa piazza si colloca anche il pozzo, dalla forma esagonale che, per lungo tempo, costituì l’unica fonte di approvvigionamento di acqua per gli abitanti del posto. Una curiosità al riguardo: la cisterna sotterranea è grande quanto l’intera estensione della superficie sovrastante.

All’esterno delle cinta murarie, dalla parte della Porta Senese, si trova la Pieve di San Donato: un edificio in stile Romanico toscano all’interno del quale sono conservati una croce lignea, una fonte battesimale in terracotta invetriata di Giovanni della Robbia e un’acquasantiera marmorea.

A pochi passi dal centro abitato c’è anche lo splendido Santuario di Santa Maria delle Grazie a Pietracupa. All’interno vi è custodito un dipinto della Vergine con Bambino, di recente attribuita alla scuola del pittore Masaccio.

Quanto alle opere più recenti, chi passa da San Donato in Poggio non mancherà di fare tappa al Museo Emilio Ferrari, ingegnere ligure nonché grande estimatore della cultura contadina toscana. Nella struttura sono esposti utensili da lavoro e altri strumenti in uso ai contadini di un tempo.

Un viaggio nella memoria, alla scoperta di uno delle più antiche civiltà chiantigiane.

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