Neanche venti giorni e Nedo Sonetti è stato esonerato dal Vicenza. Tre partite (due punti), torna Rolando Maran, il tecnico che l'aveva preceduto. «Credo non sia mai successo al mondo - racconta l'allenatore toscano di 69 anni -, un esonero dopo tre gare, compreso un turno infrasettimanale. Dentro di me un'amarezza indicibile, mi sento offeso».
Nessuna voglia di lasciare le panchine, anche se era stato licenziato un anno fa a Brescia e pure la stagione precedente al Cagliari. «Devono smettere gli altri. Io vivo di entusiasmo, ero venuto qui con grandi motivazioni, avrei voluto fare chissà che cosa, non ho potuto nemmeno iniziare, neanche avevo praticamente disfatto la valigia. Avevo il contratto anche per l'anno prossimo, non mi aspettavo un provvedimento del genere».
Maran era stato sollevato dopo la sconfitta di Mantova, il 27 marzo. Con Sonetti i veneti avevano raggiunto il Modena sull'1-1 allo scadere, perso 4-0 a Grosseto, mentre con l'Ancona avevano pareggiato 2-2, sotto 0-2. «Il mister stava lavorando bene - dice Paolo Cristallini, l'ex biancorosso ora consigliere e direttore tecnico -, però non c'è stata la scossa sperata, per questo abbiamo deciso di riaffidarci a Maran. Mancano sette gare, il tempo per raggiungere la salvezza è poco».
Nel 2004-05 il presidente Sergio Cassingena sostituì Viscidi con Bellotto per richiamare il tecnico bassanese dopo tre giornate, i biancorossi persero lo spareggio playout con la Triestina e furono ripescati per alcuni fallimenti. «Ci sono in giro degli sciocchi - le prime parole di Sonetti, a caldo, ieri mattina -. Ho sempre considerato i calciatori degli uomini, evidentemente non sono tutti così, è mortificante».
Tre giornate era durato anche Viscidi al Modena, 4 anni fa. Questa è la stagione dei richiami, Colantuono è rientrato al Torino per Beretta, durato appena 5 gare (4 punti).
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