Cronache

Vicepresidente del consiglio regionale umbro in manette 

Il vicepresidente del consiglio regionale, Orfeo Goracci accusato di associazione a delinquere finalizzata all'abuso di ufficio e molestie sessuali. In carcere metà dell'ex giunta di Gubbio

Vicepresidente del consiglio regionale umbro in manette 

Una nuova tegola sulla sinistra. Un nuovo terremoto che scuote la rossa Umbria. In arresto il vicepresidente del consiglio regionale, Orfeo Goracci, fermato questa mattina, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'abuso d'ufficio e ad altri reati. In contemporanea sono finite in manette altre otto persone.

Goracci (Rifondazione Comunista) è stato sindaco della città di Gubbio e le accuse che gli vengono rivolte sono legate a una serie di assunzioni facili e di avanzamenti di carriera, avvenute proprio nel periodo in cui era primo cittadino. Già in passato Goracci aveva ricevuto un avviso di garanzia per corruzione, concussione e abuso d'ufficio, nell'ambito di un'indagine coordinata dai pm Mario Formisano e Antonella Duchini. 

A Goracci viene contestato anche il reato di violenza sessuale aggravata dal fatto di averlo commesso "nella sua qualità di pubblico ufficiale e all’interno del proprio ufficio di sindaco". Avrebbe, in due differenti occasioni, costretto una dipendente a intrattenere rapporti sessuali.

In manette è finita anche l'ex vice-sindaco di Gubbio, Maria Cristina Ercoli, sindaco pro-tempore al posto di Goracci in un breve periodo del suo mandato, quando era stato eletto al Consiglio Regionale. Goracci si era autosospeso dal Prc nello scorso mese di novembre, poco dopo aver ricevuto un avviso di garanzia. E il partito lo aveva messo ai margini, contestando la scarsa aderenza alla linea e la mancanza di trasparenza sulla gestione comunale.

In carcere a Capanne anche Graziano Cappannelli, ex assessore al Commercio del Comune, che ora è consigliere comunale per l'Idv. Oltre a lui l'ex assessore all'Ambiente Lucio Panfili e la dirigente comunale Lucia Cecili. Ai domiciliari l’ex assessore a Lavori pubblici e Urbanistica del Prc Marino Cernicchi, l’ex dirigente della Polizia municipale Nadia Ercoli (sorella di Maria Cristina), l’ex presidente del Consiglio comunale Antonella Stocchi e l’ex segretario generale del Comune Paolo Cristiano.

Al vicepresidente è stato impedito per cinque giorni di vedere i suoi avvocati difensori. Sono nel frattempo in corso una serie di perquisizioni al Comune di Gubbio e negli uffici del Consiglio regionale dell’Umbria.

Il gip ha parlato di un "un generale clima di intimidazione e di paura" all’interno del Comune di Gubbio, creato e mantenuto allo scopo di perseguire interessi privati: "vantaggi politico-elettorali, mantenimento delle posizioni di potere e sviluppo della carriera, vantaggi economici per se stessi e per soggetti loro legati da vicoli di vicinanza politica, amicizia e sentimentali (per il Goracci), con pari e ingiusto danno per la collettività, per i dipendenti e i soggetti estranei all’amministrazione ritenuti invisi od ostili al sodalizio che venivano stabilmente posti in condizioni di emarginazione, sfavoriti, danneggiati nello sviluppo della carriera, minacciati, estorti ed ingiustamente penalizzati".

 

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