Diventare campione del mondo nellanno del centenario della nascita di Carnera, primo campione mondiale italiano di pugilato (nei massimi lo è stato anche Damiani). Questo è il sogno. Per ora Paolo Vidoz è sulla buona strada. Ancora una volta ha dimostrato di essere un pugile da noble art: gli basta gozzovigliare un po meno a tavola ed allenarsi un po di più per raggiungere lobbiettivo.
A Berlino, il ragazzone friulano ha difeso il titolo europeo dei pesi massimi e concluso il suo trittico tedesco battendo ai punti Cengis Koc, pelatone tedesco che, per 10 round, ha subito i suoi colpi, salvo ritrovare miglior sorte negli ultimi due nei quali Vidoz è andato in rosso. Ed ora un futuro da sfogliare. Difficile avere rivincita da Nicolay Valuev, il mammuth russo che gli ha spaccato la mascella, oggi campione del mondo Wba. Più facile cercare altre strade.
A maggio Vidoz difenderà, in Italia, leuropeo in omaggio alle celebrazioni per Carnera. Poi potrebbero riaprirsi le porte degli Stati Uniti.
Carnera andò negli Usa a conquistare la corona. Vidoz vorrebbe imitarlo a New York, magari proprio al Madison.
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