Alessandro Parini
da Salice Terme
È il francese numero tredici nella storia della Juventus: chissà se, oltre alle tante virtù, ha anche il vizietto della scaramanzia. Patrick Vieira è sbarcato ieri pomeriggio allaeroporto di Torino Caselle: «Sentivo il bisogno di cercare una nuova sfida - ha detto - e credo che la Juventus sia la migliore sfida per me». AllArsenal la Juve verserà 20 milioni di euro in tre rate: 10 milioni subito, 5 fra un anno esatto e il rimanente nel luglio 2007. Il giocatore ha già firmato un contratto quinquennale. Stamattina visite mediche, poi in macchina verso Salice Terme a conoscere i nuovi compagni e a riabbracciare Fabio Capello, suo allenatore dieci anni fa al Milan.
Insomma, in casa Juve è nato il centrocampo da Champions: un reparto granitico ma anche tecnico, tatticamente perfetto. Vieira davanti alla difesa, Emerson appena più avanti e ai lati Camoranesi e Nedved: questo, nel caso in cui Capello scelga il rombo. Se invece dovesse optare per il classico schieramento a quattro in linea, Vieira al fianco di Emerson e provateci voi a passare. Con quei due a centrocampo, la Juve si prepara comunque a far male a tanti.
Perché il francese e il brasiliano sono sempre alla caccia del pallone e, una volta conquistatolo, sanno perfettamente cosa farne. Lapo Elkann, rampollo di casa Agnelli e tifosissimo bianconero, è stato il primo ieri a rompere il silenzio: «Un grande acquisto. Un giocatore fisico, senza dubbio ci servirà». Magari per sognare quella Champions sfuggita troppo spesso. Non che Vieira ed Emerson labbiano mai vinta, ma di sicuro sono due che più di altri possono alzarla al cielo. Arrivano da scuole che di solito prediligono qualche svolazzo di troppo: loro no, loro pensano al risultato e stop. Il bel tocco? Chi se ne importa. Limportante è non far segnare gli avversari, ripartire e dare la palla a Ibra, Trezeguet, Del Piero e Mutu. Per lanciare la Juve verso i piani alti: in campionato e soprattutto in Europa.
Capello ricorda il Vieira del Milan: «Si vedeva che aveva talento e che sarebbe diventato un giocatore di grande spessore: allepoca, però, ogni squadra poteva schierare solo tre stranieri per volta.
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