Ecco il testo di una lettera inviata a Schopenhauer dalla veneziana Teresa Fuga.
Caro amico,
con tanto piacere ricevei la tua letara sentindo che non ti sei dimenticato di me e che conservi per me tanta premura ma credimi mio caro che ne meno io non mi sono dimenticata di te anzi dicevo fra me stesa come mai si deve credere ai omini perche tu per me mostravi premura e io dicevo non mi a ne meno scrito adeso poi che o ricevuta tua lettara conosco che vero e quelo che mi avevi detto e che mi disi e molto piu ti sono grata sentindo che ti sei ricordato di me ogni giorno o piacere che ai fatto il tuo viagio felice da napoli e roma e che stai bene di salute io ti amo e desidero di vederti e vieni pure che ti atendo per abraciarti e per pasare di giorni asieme che gia io tengo uno amico ma questo va sempre via di venezia e non mi viene a trovare solo che qualche volta e poi sai domenica va in campagna e starà quindisi giorni e anche vinti e dunque poi venire libaramente anzi ti atendo con tutto il core.
La tua amica
Teresa Fuga
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