da Parigi
LAlta autorità contro le discriminazioni è entrata da poco in funzione e già comincia a creare qualche polemica in Francia. A volerla è stato lo stesso presidente della Repubblica Jacques Chirac, decisissimo a condannare in particolare le discriminazioni contro le persone di colore e quelle a danno degli omosessuali. Adesso, però, lAlta autorità scende in campo per difendere una categoria di persone che tutti quanti vengono chiamati a rispettare un po di più: i cinquantenni (indipendentemente dal colore della loro pelle e dalle loro abitudini di carattere privato). I cinquantenni sono discriminati sul terreno della ricerca del lavoro. In Francia (ma non certo solo in questo Paese) i giornali pubblicano spesso e volentieri offerte di lavoro con lindicazione di un tetto massimo detà per i candidati.
Adesso ciò non sarà più possibile. LAuthority contro le discriminazioni ha deciso che lindicazione di quella soglia massima detà per le candidature non è compatibile col sacrosanto principio delleguaglianza di tutti i cittadini. I giornali sono stati diffidati dal pubblicare inserzioni del genere. Ovviamente nella pratica potrebbe non cambiare molto, nel senso che un datore di lavoro sarà sempre libero di assumere una persona piuttosto che unaltra. Ma quello stesso datore di lavoro potrà essere chiamato a spiegarsi di fronte allAuthority se il suo comportamento diverrà sistematico e se non darà una giustificazione valida alla propria scelta di lasciare da parte gli uomini e le donne di mezza età.
Ma sono soprattutto i giornali i destinatari del monito dellAlta autorità contro le discriminazioni. Quel loro modo di mettere nero su bianco il limite massimo di età per le candidature risultava quasi offensivo per tante persone che non solo hanno il sacrosanto diritto di non essere tagliate fuori dal mercato del lavoro, ma anche di non sentirsi cittadini di serie B.
Vietati per legge gli annunci di lavoro con i limiti detà
Monito dellAuthority dOltralpe a giornali e aziende: non ci sono cittadini di serie B, tutti hanno gli stessi diritti
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