Vigilantes nei campi nomadi Il Tar sospende l’ordinanza

Il Tar del Lazio ha sospeso l’ordinanza del commissario delegato per l’emergenza nomadi della Regione con cui è stata indetta una gara per il servizio di vigilanza armata presso i campi rom di Roma. I giudici amministrativi della prima sezione hanno così accolto l’istanza cautelare richiesta dalla società Securitas Metronotte Prl, ritenuto che non siano stati correttamente applicati i previsti «poteri di deroga alle disposizioni normative vigenti in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici» da parte del commissario delegato; nonché ritenuto che «sussista anche evidente periculum in mora, atteso l’avanzato stato di espletamento della procedura negoziata». Il Tar ha inoltre fissato per il 15 luglio l’udienza per la discussione nel merito del ricorso. Non potranno quindi essere aperte le buste e non si potrà procedere allo spoglio delle offerte presentate da sette istituti di vigilanza che il sei maggio ricevettero una lettera invito a partecipare alla gara in questione (della durata di 36 mesi e con un importo di base di 4 milioni di euro).
«La sospensiva del Tar sul maxi appalto nomadi si tradurrà di fatto in un ulteriore rallentamento di tutta l’operazione sicurezza campi a Roma - si lamenta Marco Scotto Lavina consigliere del Pdl alla Provincia di Roma -.

Leggendo l’ordinanza del Tar e le motivazioni giuridiche temo che il tribunale, che a metà luglio si pronuncerà nel merito, annullerà la gara.Un fatto molto grave sul quale è necessario accertare le responsabilità amministrative e politiche».

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