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Vigilanza Rai: nei titoli i compensi dei conduttori

La Commissione di Vigilanza Rai ha approvato un emendamento, con i voti di maggioranza e opposizione, che stabilisce l'obbligo di scrivere, nei titoli di coda dei programmi, i compensi di conduttori, ospiti e i costi dei programmi. Oliviero Beha: "Santoro è un epurato di serie A"

Vigilanza Rai: nei titoli i compensi dei conduttori

Roma - Se ne parlava da tempo. Qualcuno aveva lanciato l'idea come una provocazione. Invece, alla fine, è stata recepita e rilanciata dalla Vigilanza della Rai. Alla fine dei programmi della tv di Stato saranno trasmessi i compensi dei conduttori, degli ospiti nonché i costi dei format dei programmi di servizio pubblico, compresi trasmissioni di approfondimento e tg. Saranno inoltre trasmessi i compensi dei conduttori dei programmi non di servizio pubblico. È quanto prevede l’emendamento approvato oggi dalla Commissione di Vigilanza con i voti di maggioranza e opposizione.

L’emendamento al "Contratto di servizio", presentato dal capogruppo del Pdl, Alessio Butti, è stato approvato all’unanimità dopo una lunga discussione in Commissione di Vigilanza. L’opposizione ha chiesto che la trasparenza dei compensi venisse estesa anche agli altri programmi, tra cui i telegiornali. In particolare ha chiesto che fossero resi noti i compensi di tutti conduttori e i costi dei format di servizio pubblico. Il presidente, Sergio Zavoli, ha proposto che sul sito Rai venissero pubblicati tutti i compensi, ritenendo la misura "piu equa e meno demagogica".

Zavoli ha anche sottolineato la difficoltà di definire i programmi di servizio pubblico, definendo "indecenti" e non rientranti in questa categoria alcuni programmi del pomeriggio della Rai.

"I programmi si servizio pubblico sono definiti dalla contabilità separata - ha spiegato Butti - Spetterà poi alla Rai, anche nell’ambito delle regole di mercato, come comportarsi in merito alla trasparenza". 

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