Vigili con pecorella di peluche: «C’è chi ci vuole così, mansueti»

Dimostrazione dell’impossibilità degli agenti a difendersi

Rita Smordoni

Nuova dimostrazione di protesta dei vigili per il problema dell’armamento della Polizia municipale. Ieri il presidente dell’associazione dei pizzardoni romani dell’Arvu, Mauro Cordova, ha dato appuntamento alle 15,30 a stampa e tv sotto la scalinata che porta al Campidoglio. In programma la simulazione di un’aggressione ai vigili durante il controllo a una bancarella abusiva, e la riconsegna della pistola d’ordinanza da parte dello stesso Cordova al sindaco Veltroni.
Il presidente dell’Arvu si è presentato sorridente alla stampa, con una graziosa pecorella in peluche nella mano: «Qualcuno ci vorrebbe così, come pecore - ha detto -. Ma noi siamo uomini e donne chiamati a rendere un servizio al cittadino, non vogliamo più essere umiliati». I vigili hanno mostrato agli astanti che cosa succede quando cercano di sequestrare merce irregolare, spesso rubata, con in mano il solo blocchetto delle contravvenzioni. E’ cronaca di tutti i giorni. In decine di episodi gli abusivi in gruppi di 4-5 reagiscono violentemente, i vigili finiscono spesse volte col dover ricorrere al Pronto soccorso per le cure del caso. Negli ultimi 5 anni, rende noto l’Arvu, le aggressioni ai loro danni sono state oltre un migliaio: nel 2003 ce ne sono state 375; nel 2004 405; nel 2005 365; e al 13 novembre dell’anno in corso 280. La stragrande maggioranza per controlli ai banchetti abusivi di ambulanti extracomunitari.
A Roma ci sono 6.300 vigili, di cui 1.500 armati. Quelli entrati in servizio prima del 1976, quando la pistola d’ordinanza era prevista. Ma il paradosso è proprio questo, spiega l’Arvu. Che ad essere armati sono i più anziani, adibiti a mansioni interne amministrative. Gli altri sono tutti a mani nude.
Verso le 16,30, Cordova, insieme all’avvocato dell’associazione, Massimo Biffa, si è recato in Campidoglio per riconsegnare la pistola, una Beretta calibro 9 ricevuta nel lontano 1971, a Veltroni. Il sindaco però era assente. La delegazione dell’Arvu è stata ricevuta nella sala del Carroccio dal presidente della commissione sicurezza del Comune, Mauro De Bosis, al quale ha chiesto l’impegno di discutere la questione armamento in consiglio. Ma anche solo iniziare a portare il tema in aula è arduo. Ne sa qualcosa il centro-destra: «Proprio la scorsa settimana la maggioranza in aula - afferma Davide Bordoni, consigliere di Forza Italia - ha bocciato la nostra mozione che chiedeva al sindaco un impegno per risolvere finalmente il problema della sicurezza dei vigili romani dotandoli di armamento». Il motivo? «Hanno semplicemente detto che non ritenevano opportuno discutere del problema nell’attuale momento - commenta Luca Gramazio, consigliere di An - Veramente sono tre anni che il problema viene continuamente rinviato».
Ma intanto l’Arvu prepara nuove plateali iniziative. Per il 6 gennaio, l’associazione annuncia una spettacolare sfilata in girotondo dei pizzardoni da piazza del Popolo al Campidoglio. Sperando almeno questa volta di trovare il Sindaco.

A Veltroni gli uomini più anziani della polizia municipale contano di consegnare le pistole d’ordinanza, circa 600 quelle ancora in dotazione, come dono della Befana. La condizione è naturalmente che il Primo cittadino sia disposto a riceverli. «Veltroni continua sistematicamente ad ignorarci, ma la speranza d'incontrarlo prima o poi è l’ultima a morire» commenta Cordova.

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