Roma

Vigili sparano a un automobilista in fuga

Stefano Vladovich

«Sgomma» davanti ai vigili urbani, forza un posto di blocco cercando di investirli, infine fugge a tutta velocità. Un inseguimento mozzafiato quello dell’altro pomeriggio fra Ladispoli e Marina San Nicola. Protagonista un uomo originario della Sardegna, 54 anni, apparentemente sano di mente ma che ha seminato il terrore fra i bagnanti. Per fermarlo, dopo una fuga di chilometri, i «pizzardoni» gli hanno dovuto sparare. Un primo colpo alla gomma sinistra, poi il secondo, partito accidentalmente, a un gluteo, tanto che lo «Schumacher» di Ladispoli è stato trasportato in ospedale prima di finire dietro le sbarre. Una storia paradossale, soprattutto senza motivo: Leonardo Martinez è alla guida della sua Renault Clio. L’uomo, che prima di allora non aveva mai dato segni di squilibrio, si ferma di fronte al Municipio della cittadina balneare. Noncurante della pattuglia di polizia municipale riparte a tutto gas facendo slittare più volte frizione e pneumatici. Immediata la reazione dei vigili urbani che, dall’altro lato della piazza, cercano di bloccarlo. L’uomo, però, supera la macchina lasciata di traverso e, dopo l’ennesimo testa-coda, riparte verso il centro della località turistica. Una sfida per gli agenti che si lanciano a sirene spiegate dietro l’utilitaria. Via radio l’allarme: «Inseguimento in atto, chiediamo ausilio».
La corsa per le stradine di Ladispoli è di quelle all’ultimo respiro: la Clio, contromano, schiva miracolosamente un gruppo di ciclisti e una decina di auto. Leonardo è «a tavoletta» e a ogni incrocio le guardie temono il peggio. All’altezza di Palo imbocca la statale Aurelia, la pattuglia della municipale alle calcagna. Affiancato più volte Martinez reagisce speronando l’auto delle guardie. Lo spiegamento di forze per fermare l’automobilista «impazzito» si ferma allo svincolo per Marina San Nicola. Uno dei due vigili estrae la pistola d’ordinanza, si sporge dal finestrino, prende la mira e spara. Come da manuale il proiettile centra in pieno la ruota posteriore sinistra. Una mossa che Martinez non si aspetta. Terrorizzato, l'uomo «inchioda». La frenata è talmente brusca che gli inseguitori non riescono a fare altrettanto. La corsa finisce quando la pattuglia si schianta contro la Clio. L’urto è tale che dall’arma parte un secondo colpo. Questa volta l’ogiva, dopo aver attraversato il portellone e i sedili della macchina, si conficca sul «posteriore» di Martinez. Ma non è ancora finita: l’uomo non si arrende e si chiude nell’auto. All’arrivo dell’ambulanza, finalmente, cede e si lascia medicare. Dimesso dall’Aurelia Hospital con una prognosi di 7 giorni, viene rinchiuso nel carcere di Civitavecchia. Le accuse? Guida pericolosa, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate.
Pirata della strada, infine, a Cerenova. Artur Z., 29 anni polacco, ubriaco, investe in pieno due ragazze di 15 e 18 anni poi prosegue come se niente fosse. Le vittime, soccorse da alcuni passanti, se la cavano con ferite lievi.

L’uomo viene arrestato per omissione di soccorso e guida in stato d’ebbrezza.

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