da Roma
Il destino e la giuria hanno voluto che la vignetta più cattiva contro il ministro della Pubblica amministrazione non porti la firma di uno statale. Inutili la raccomandazione riportata nel «bando» del concorso indetto dallo stesso Renato Brunetta a evitare di disegnare in orari di ufficio.
Il vincitore è un bancario e pure in pensione. Si tratta del 65enne genovese Gianfranco Uber. Lautorevole commissione, composta dal disegnatore Vincino, dal critico darte Achille Bonito Oliva e dal disegnatore e autore televisivo Stefano Disegni si è riunita ieri a Palazzo Vidoni, ha visionato centinaia di lavori e alla fine ha scelto il suo. Un Brunetta in versione Mao Zedong in regolare divisa del Pcc che agita un libretto rosso e dice: «Visitarne uno per educarne cento». Riferimento, sullo schema del motto del Grande timoniere, ai medici che dovranno arginare la piaga dellassenteismo. Scelta controcorrente e originale quella degli esperti, visto che il disegno di Uber non aveva raccolto voti a sufficienza nel sito Internet del dicastero per piazzarsi tra i primi venticinque. Per la giuria è il migliore per tratto stilistico e sintesi del messaggio.
Secondo il siracusano Mauro Patorno, dipendente di Trenitalia di 51 anni, che ha voluto rappresentare il dramma esistenziale del fannullone di fronte alloffensiva del ministro. «Brunetta! Potrai avere il mio corpo inchiodato a questa sedia, ma non avrai mai la mia mente. Mai!», esclama un impiegato sovrastato da scaffali e scartoffie. Sezione: «Orgoglio statale».
Il terzo è il romano Luca Ortello, 20 anni, studente di Lettere. La sua vignetta raffigura un lupo con la faccia di Brunetta che incontrando Cappuccetto Rosso le chiede dove vada. «A casa dalla nonna ammalata». E lui, di rimando: «E da quanti giorni è a letto?!». Sezione, «Vignette dei semplici». La sua era stata la più votata nel sito del ministero.
Nessun dipendente pubblico nel podio.
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