Villa Bombrini diventa la Cinecittà genovese

Villa Bombrini diventa la Cinecittà genovese

Passaggio di testimone tra il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e il sindaco Marta Vincenzi. Detta così, pare una notiziona. In realtà, lo scambio non riguarda - come forse molti, nel centrosinistra, auspicherebbero... - le cariche nelle rispettive istituzioni, ma semplicemente la poltrona di vertice della «Società per Cornigliano», quella struttura cioè che si occupa della gestione delle aree del dopo-Acciaierie. E com’era previsto da tempo, nella riunione di ieri del consiglio di amministrazione della società a Villa Bombrini si è deciso d’amore e d’accordo - unico caso nella storia, fra i due esponenti di punta (aguzza) del Pd - di avvicendare la presidenza-Burlando con la presidenza-Vincenzi. Per il resto, vengono confermati in consiglio Giovanni Calisi, Carlo de Romedis e lo stesso governatore della Liguria, mentre entrano l’ex assessore regionale Roberto Levaggi e l’attuale sindaco, che diventa subito «numero uno». «Si è fatto un lavoro molto importante di cui si incominciano a vedere i risultati» dichiara Burlando, facendo il punto dell’operato della società a tre anni dalla consegna delle aree dall’Ilva. «Le azioni svolte finora - conferma Marta Vincenzi - vanno nella direzione giusta». Subito dopo, il sindaco spiazza i fotografi e gli operatori televisivi che erano in attesa di scintille fra i due «cavalli di razza» della sinistra ligure. «Ringrazio - fa invece lei, ma guardando altrove - il presidente Burlando che ha gestito in questi anni la presidenza della società». Non è uno spreco di complimenti, ma basta e avanza per non beccarsi, a proposito delle cose che dividono, come il progetto del nuovo ospedale del ponente che dovrebbe sorgere a due passi da lì, appena oltre il giardino di Villa Bombrini, e vede il Claudio schierato a favore dell’insediamento e la Marta visibilmente contraria.
Ma intanto l’incontro di ieri diventa opportuno - come specificano all’unisono Burlando e Vincenzi, disciplinando in rigorosa par condicio gli interventi, i sorrisi e le interviste davanti alle telecamere - per fare il punto sull’operatività della Società per Cornigliano. Innanzi tutto, per quanto riguarda i lavori di bonifica: la demolizione dei manufatti e lo smantellamento degli impianti sono praticamente ultimati, e risulta «effettuata l’analisi del suolo e del sottosuolo ai fini della bonifica stessa». Relativamente alle nuove infrastrutture, è stato aggiudicato l’appalto dei lavori per la strada di scorrimento a mare: il cantiere si aprirà «non appena sarà ultimato il progetto esecutivo da parte dell’impresa aggiudicataria». Inoltre è stato redatto un progetto preliminare del raccordo tra la strada di scorrimento e lo svincolo Genova-Aeroporto, da sottoporre «tra breve all’approvazione degli enti competenti». Sperando, ovviamente, che facciano presto a pronunciarsi.
Fra i primi risultati visibili vi sarà, in luglio, l’apertura al pubblico del giardino della Villa, con un programma di manifestazioni culturali. È stato anche deciso che 20mila metri quadrati, sulle aree ex Ilva, diventeranno il polmone verde di Cornigliano. Per il rifacimento delle facciate dei palazzi della delegazione saranno erogati contributi a fondo perduto del 40 per cento.
Restano da fare importanti interventi di riqualificazione urbana, come l’area di parcheggio dell’ex mensa di via Bertolotti e di via San Giovanni d’Acri, il restyling di via Vetrano e via Verona, la sistemazione del giardino di Villa Bombrini, e infine la palazzina dell’ex direzione Ilva, destinata a ospitare il «Cineporto», emanazione della Film Commission. In questo ambito, la Società per Cornigliano, in collaborazione con Film Commission, ha dato vita a una sorta di «distretto» delle piccole imprese del settore audiovisivo, che hanno trovato a Villa Bombrini una collocazione giudicata «molto interessante», tale da tradursi in una notevole ricaduta economica e finanziaria sulla città.
È a questo punto, dunque, che si innesta il ragionamento sul progetto «Cineporto», il centro servizi per la produzione audiovisiva. Sarà collocato su una superficie di circa 1.400 metri quadrati coperti, ai quali si aggiungono altri 2mila metri quadrati circa per parcheggi di mezzi. Verranno realizzati, fra l’altro, una falegnameria-scenografia, un’area costumi e sartoria, una sala «casting», oltre a camerini, una piccola sala di posa di 180 metri quadrati, una mensa, un bar, uffici, magazzini e una foresteria per le troupe ospiti.


La struttura si integrerà con le funzioni del Polo Audiovisivo di Cornigliano, collocato nella vicina Villa Bombrini, di cui fanno già parte dieci aziende (altre sei o sette sono attese a settembre), «ma anche utile - sottolinea ancora Burlando - alle esigenze produttive di altri soggetti presenti sul territorio regionale».

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