Giorno d'esame ieri anche per l'azienda ospedaliera «Villa Scassi» dove i carabinieri del Nas si sono presentati per ispezionare l'ospedale genovese. E dopo l'ok del San Martino e Galliera e dell'ospedale Sant'Andrea alla Spezia supera il test anche l'ospedale Sampierdarena.
I sopralluoghi hanno infatti confermato un buon livello di assistenza e di sicurezza.
I controlli - chiesti dal ministro della Salute dopo lo scandalo sul degrado del policlinico romano Umberto I -, sono scattati ieri mattina alle 7 nei vari reparti dell'ospedale, dove due squadre di carabinieri, hanno esaminato sale operatorie, cucine e ambulatori; intervistato pazienti e dipendenti e visitato le diverse aree in fase di ristrutturazione. Le verifiche si sono concentrate infatti sulle condizioni strutturali e di igiene e anche laddove i cantieri di ammodernamento rendono più difficile il lavoro dei dipendenti e la degenza dei malati. Un percorso serrato e veloce, senza soste insomma. Ogni tappa ha visto la stessa scena: verifiche della pulizia degli ambienti (dispense aperte, controllo delle scadenze dei prodotti e verifica delle varie forniture) e il monitoraggio delle condizioni di manutenzione delle apparecchiature.
«Non abbiamo trovato nulla di rilevante - dichiarano i carabinieri coinvolti nell'operazione -. C'è sicuramente qualcosa da rivedere, ma complessivamente non si riscontrano anomalie e inefficienze, insomma non ci sono particolari irregolarità».
Piccole segnalazioni arrivano da una porta da sostituire (ma già messa in preventivo) e da alcuni armadietti rotti e da un paio di carrellini da cambiare, per il resto sembra tutto a posto. I carabinieri non hanno dunque adottato provvedimenti importanti come sequestri o apposizioni di sigilli, l'igiene e la sicurezza sono infatti garantite e gli ambienti quasi tutti ristrutturati.
Manca all'appello soltanto il padiglione 7 (il più vecchio della struttura), qui infatti la nuova ginecologia e il blocco operatorio sono ancora in fase di completamento (verranno create delle stanze con servizi); da ristrutturare anche il primo piano del padiglione 6 dove c'è la dialisi che presto verrà trasferita nel nuovo padiglione bis. I Nas hanno così potuto constatare la ristrutturazione dell'ospedale e preso atto dei vari progetti - avviati e da avviare ancora -, nei padiglioni che ancora mancano all'appello per completare l'opera. I risultati delle verifiche sulle condizioni di igiene e quelle strutturali di Villa Scassi, verranno resi noti solo al termine delle ispezioni e trasmessi nei prossimi giorni (insieme a quelli degli atri nosocomi liguri) al ministro della Salute Livia Turco.
«Non hanno trovato all'interno della nostra struttura nulla di rilevante, il quadro emerso è soddisfacente - sottolinea Ferrando Lionello, direttore generale di Villa Scassi -.
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