Sembra un film già visto decine di volte: ieri mattina i vigili urbani, coadiuvati dalle forze dellordine e dagli uomini della Protezione civile, hanno trasferito circa 150 nomadi da Villa Troili in via Aurelia, ai centri di accoglienza allestiti per loccasione. Gli sgomberi effettuati in questi ultimi giorni hanno suscitato dubbi e perplessità perfino in ambienti vicini al centrosinistra. E lopposizione capitolina continua a incalzare il sindaco su questa vera e propria emergenza che si trascina da anni senza soluzione. I nomadi, come è già successo centinaia di volte, girovagano da un quartiere allaltro della città e così il problema non fa che spostarsi, suscitando le proteste dei quartieri o dei comuni interessati.
Anche ieri in provincia di Viterbo è accaduta la stessa cosa verificatasi giorni fa nel Cassinate. Contro lipotesi di realizzare un campo nomadi nella Tuscia, ieri pomeriggio, a Barbarano Romano, uno dei tre comuni candidati a ospitare la struttura, si è svolto un consiglio comunale straordinario, al quale hanno partecipato anche i sindaci degli altri due paesi interessati: Nepi e Sutri. Tra gli altri erano presenti il sindaco di Viterbo, Giancarlo Gabbianelli («in veste di membro del Comitato provinciale per la sicurezza e lordine pubblico», ha precisato), i senatori Giulio Marini (Fi) e Laura Allegrini (An), nonché il consigliere provinciale Francesco Battistoni (Fi), ex assessore allAmbiente.
Il sindaco di Barbarano Romano Luca Montaccini ha annunciato che i suoi concittadini «sono pronti a distruggere il capannone che dovrebbe ospitare i rom, qualora dovessero iniziare davvero i lavori di costruzione». Secondo Montaccini «non si tratta di razzismo, ma Barbarano è un piccolo paese, con una scuola e una mensa dimensionati alle esigenze locali, non cè un pediatra o un presidio sanitario». Inoltre, secondo il sindaco, larea privata individuata nel suo Comune è sprovvista di rete fognaria e altri servizi, quindi assolutamente non idonea ad ospitare il campo nomadi. Infine, il capogruppo Udc alla Provincia Francesco Bigiotti ha chiesto, «in tempi brevissimi», la convocazione di un consiglio provinciale straordinario sullargomento.
Tornando a Roma, durante lo sgombero a Villa Troili, si è verificato un imbarazzante incidente: una fotografa che si trovava nella zona per svolgere il proprio lavoro, Cecilia Fabiano, è stata aggredita da un vigile urbano. «Stavo scattando delle foto mentre allimprovviso un vigile mi ha detto che non potevo riprenderlo. Mi ha preso per i capelli - racconta la Fabiano - e ha cercato di togliermi di mano lattrezzatura». Subito sono intervenuti gli altri fotografi presenti e alcuni vigili. La fotografa ha deciso di non sporgere nessuna denuncia per quanto accaduto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.