Vince l’ex Udc passato a sinistra

da Agrigento

Un successo per certi versi annunciato. L’ex segretario provinciale dell’Udc, Marco Zambuto, che un mese prima della presentazione delle candidature ha preferito dimettersi, sganciandosi dai partiti della Cdl, ha vinto il ballottaggio con il candidato del centrodestra, Enzo Camilleri. Zambuto è il ventisettesimo sindaco di Agrigento, ma per la prima volta negli ultimi sessant’anni, la città dei Templi non verrà guidata da un sindaco di centrodestra. «Sono un sindaco che ha preso le distanze da tutti i partiti, anche se qualcuno del centrosinistra ha preferito appoggiarmi. Sono un uomo di centro, e non cambierò mai la mia cultura politica. Ho deciso di staccarmi dalla Cdl perché ho constatato che non ci sono gli uomini giusti per guidare una città come Agrigento, che ancora oggi, dopo mezzo secolo, continua a soffrire la sete. Voglio amministrare con tutte quelle persone che vogliono il bene della città». Zambuto ha ottenuto oltre 19mila voti con una percentuale del 62,9% contro il 37,1% dello sfidante, Enzo Camilleri, in quota Mpa. Una sconfitta netta per la Cdl che susciterà delle polemiche interne soprattutto con Forza Italia. Quest'ultimo partito, proprio per non creare nessun tipo di problema, aveva deciso di farsi da parte, rinunciando al sindaco uscente, Aldo Piazza, per non creare malumori con l’Mpa. L’operazione però non è andata a buon fine. I Ds esultano, il coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Angelino Alfano, raffredda gli entusiasmi della Quercia: «Ad Agrigento si è verificata una situazione anomala che poco ha a che fare con lo schieramento politico di centrosinistra, Zambuto è stato votato dall’elettorato del Polo».

A gridare vittoria è invece l’Udc, e in particolare il presidente dei senatori centristi, Francesco D’Onofrio, sponsor dell’operazione: «Come Sarkozy in Francia - ha detto D’Onofrio - Zambuto ha rappresentato la vittoria di una città che vuole innovazione e modernità».

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