Una vittoria soffertissima, conquistata alla fine di una partita che a un certo punto sembrava già archiviata, alla fine di un terzo quarto durante il quale Roma aveva davvero chiuso allangolo la Wear Teramo. Ma come in tante altre occasioni, la Lottomatica Roma è riuscita nellimpresa di complicarsi la vita. E per fortuna Teramo, che nel finale per due volte ha avuto la palla del pareggio, ha visto infrangere il suo sogno sullanello, senza che la danza lasciasse cadere la palla nel canestro. Brutto campanello dallarme, seguito di pochi giorni alla sfuriata di Roma-Varese, ma stavolta la Lottomatica ha vinto e il sogno di conquistare il secondo posto è tuttora vivo.
In realtà non aveva iniziato forte la Lottomatica: per i primi due quarti nessuna delle due squadre era riuscita a scappare e alla pausa di metà gara, i capitolini erano avanti di soli due punti. Sul 42-40 iniziava la terza frazione e Roma accelerava di brutto. Si chiudevano le maglie della difesa capitolina e Righetti, autore di un ottima partita, con Hawkins e Lorbek, metteva alle corde Teramo. Si arrivava allultimo quarto con Roma avanti di 12 punti, ma a quel punto, il vantaggio si scioglieva come neve al sole. Si arrivava agli ultimi 30 secondi con Roma avanti di un solo punto, poi di tre. Gli errori al tiro di Teramo salvavano la vittoria della Lottomatica per 78-75. E il secondo posto in classifica. Il coach della Lottomatica, Repesa, alla fine non era arrabbiato come 4 giorni fa: «Sapevamo che Teramo era un campo molto difficile per una squadra che si stava giocando la permanenza in serie A e che aveva bisogno dei due punti forse anche più di noi e che ha lottato per tutta la partita. Abbiamo vinto nonostante in qualche momento sia mancata aggressività in attacco e difesa, rischiando di buttar via la partita. Faccio in complimenti a Righetti per la sua convincete prestazione in attacco e difesa. Ha dato un contributo importante alla squadra. Chiacig è un giocatore fondamentale per noi, e lo aspettiamo per i playoff. Oggi forse poteva fare di più, ma siamo fiduciosi. Garri invece oggi ha dimostrato che si può giocare discretamente a pallacanestro anche se non si tira da tre. Tornando alla partita, abbiamo giocato bene nel complesso e nel momento in cui loro hanno aumentato l'aggressività forse abbiamo perso il nostro obiettivo. Ma non lo considererei un campanello dallarme. I ragazzi hanno capito. Adesso cè un pausa preziosa e dobbiamo lavorare molto per continuare a mantenere la seconda posizione». Anche Bodiroga è contento a metà: «Abbiamo vinto una gara difficile e contro una squadra che voleva a tutti i costi vincere. Ma troppa fatica.
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