Vincenzi-Burlando, quei due divisi su tutto

Vincenzi-Burlando, quei due divisi su tutto

(...) delle concessioni demaniali. Ma non solo.
Ato
Martedì in consiglio comunale si potrebbe assistere ad una nuova puntata del bisticcio Regione-Comune. Motivo della diatriba la legge regionale che redistribuisce le quote societarie dell’Ato (ambito territoriale ottimale) tra tutti i comuni della Provincia e che vedrebbe quelle del Comune di Genova scendere dal 51% al 43%. Da Palazzo Tursi i dubbi sull’operazione sono moltissimi e martedì diversi settori della maggioranza esprimeranno le loro perplessità.
Ospedale del Ponente
Il balletto un po’ meno divertente rispetto al «Gioca-jouer», di cui sono stati protagonisti lo scorso inverno Vincenzi e Burlando, è stata l’area da individuare per la realizzazione dell’Ospedale del Ponente che dovrà servire Valpolcevera e ponente. La Regione proponeva l’area di villa Bombrini a Cornigliano, per Marta non era quella giusta. Un po’ più a destra, un po’ più al centro, più in su o più in giù ma proprio lì no. Mesi persi a ragionare su Sampierdarena, Multedo, Campi, Teglia. Fino a quando presidente e assessore alla Salute hanno silenziato l’amica Marta: «Andiamo avanti su villa Bombrini - annunciò Montaldo -. È già pubblica, è bonificata, è baricentrica rispetto alla due vallate interessate ed è ben collegata con la nuova viabilità sul Polcevera e la futura stazione di Cornigliano». Marta accusò il colpo e portò a casa.
Stadio
Il futuro del «Ferraris» è vicenda più attuale che mai ed altro punto sul quale le posizioni dei due sono lontane. Claudio Burlando uscì con la sua idea per l’impianto sportivo nel maggio scorso: l’obiettivo sarebbe buttare giù il carcere di Marassi, vecchio, inadeguato e spostarlo in un altro punto per realizzare nella stessa area un «Ferraris» molto più grande e confortevole completo di servizi. La risposta del sindaco fu raggelante: «Lo stadio è competenza del Comune. Con tutto l’affetto, raccomando al presidente della Regione di lasciare a noi la patata bollente».
Energia eolica
Nel marzo 2008 Claudio Burlando annunciò quello che considerava un colpo: un impianto di energia eolica con pale lungo la diga foranea di Voltri. La costruirebbe l’Enel (investimento di 40 milioni) a costo zero per la città e servirebbe per rifornire di energia le navi una volta entrate in porto in modo da limitare l’inquinamento per i residenti dell’estremo ponente. Replicò Marta parlando di idea obsoleta e scarsamente compatibile con il ridisegno del porto che vorrebbe il consulente della Vincenzi, Renzo Piano.
Autorità portuale
Non fu uno scontro ma una vera e propria guerra. Per la presidenza di palazzo San Giorgio Marta Vincenzi portava Paolo Costa, ex sindaco di Venezia, Claudio Burlando apprezzava l’indicazione di Luigi Merlo venuta dalla Provincia. La spuntò il secondo.
Terzo Valico
Subito dopo la nomina di Merlo, Burlando sostenne: «Con l’extragettito portuale, se verrà destinato alla Regione, potremo far partire il Terzo Valico». Risposta in conferenza stampa del sindaco: «Se succede mi tingo i capelli di rosso».
«Questo è il classico esempio di come tra gli enti territoriali sia in corso una sorta di corto circuito che rischia di danneggiare e penalizzare il territorio i cittadini le sue imprese», commenta la capogruppo del Pdl in consiglio comunale Raffaella Della Bianca. Lo scenario dei battibecchi tra governatore e primo cittadino non sembra chiudersi neanche alle porte di un’importante campagna elettorale.

Salvo una pace della vigilia per dimostrare che se gli enti territoriali sono della stessa parte politica si governa meglio, «le istituzioni devono funzionare in maniera coordinata dando indicazioni certe, tempi certi che consentano investimenti certi - prosegue Della Bianca -. Il ridicolo della questione è che i politici presenti alle assemblee delle imprese applaudono con convinzione a ovvie richieste, peccato che se le scordino appena rimettono piede nelle istituzioni».

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