Concertone del Primo maggio, dal palco "Bella ciao" e l’urlo "Palestina libera"

A Torino i centri sociali si prendono il palco: bruciate le bandiere Ue, Usa e Israele. Lo spezzone sociale ha sovrastato tutti gli altri

Concertone del Primo maggio, dal palco "Bella ciao" e l’urlo "Palestina libera"
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Le parti sociali protagoniste del 1° maggio hanno alzato bandiera bianca a Torino e i pro Palestina esultano: "Ci siamo presi il palco". Quella che sarebbe dovuta essere una giornata dedicata a tutti i lavoratori e un omaggio a chi ha sacrificato la propria vita sul lavoro, si è trasformata invece nell'ennesima manifestazione durante la quale i gruppi per la Palestina hano avuto un ruolo centrale. La responsabilità è di chi, il 25 aprile come il 1° maggio, ha lasciato che manifestazioni che non hanno alcuna attinenza con la giornata in corso potessero unirsi per altri scopi. I manifestanti per la Palestina il 25 aprile hanno preso il sopravvento ma, almeno a Milano, non sono riusciti a salire sul palco.

A Torino il 1 Maggio, invece, spinti dai soliti centri sociali, tra i quali l'onnipresente Askatasuna, che il Comune cerca di legittimare, e dalla prepotenza delle frange antagoniste, sono riusciti a prendere la scena e il risultato è stato scontato: dal palco, con tutti gli occhi addosso, i pro Pal hanno bruciato la bandiera di Israele, quella dell'Unione europea e quella degli Stati Uniti. L'apertura del concertone del Primo Maggio di Roma, invece, è stata affidata a Leo Gassman con "Bella Ciao" ed è stato fatto anche un omaggio al Papa a pochi giorni dalla scomparsa. "La musica è bellezza e strumento di pace, una lingua che tutti i popoli in diversi modi parlano, e raggiunge tutti i cuori", sono le parole riecheggiate in piazza San Giovanni in Laterano, dove il concerto è tornato dopo anni di "esilio".

I Patagarri, che hanno partecipato all'ultima edizione di X-Factor hanno arrigato la folla di Roma all'urlo di "Palestina Libera". Uno slogan che tutta la piazza ha ripetuto in coro.

Il Corriere della sera riferisce che durante il momento dj-set di Ema Stockolma, mentre gli artisti erano in pausa tra la prima e la seconda parte, si è scatenato il caos nel retropalco davanti buffet, con anche i servizi igienici non praticabili.

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