
Primo Maggio, festa dei lavoratori. Giorno importante per ricordare le battaglie fatte e quelle da fare, i diritti conquistati, quelli che mancano e le sfide per il futuro. Manifestazioni in tutta Italia, purtroppo anche scontri, da parte di taluni centri sociali più estremisti, che non perdono occasione per alzare i toni e scatenare il caos. Mentre a Roma si riuniscono decine di migliaia di persone, per seguire il tradizionale "Concertone" organizzato da anni dai sindacati, non mancano le polemiche politiche. Ad alzare il tiro è il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che prende di mira la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. E lo fa non per una misura politica, adottata o meno dal governo, quanto per screditare sul piano personale la presidente del Consiglio
Parlando dal corteo a Roma per il Primo maggio, Landini risponde in questo modo alla Meloni che aveva parlato della crescita dei salari reali: "Non so se la premier si riferisca al suo salario, non so di quale salario stia parlando: se va in mezzo alla gente vede che non arriva alla fine del mese. Questo sta succedendo, non so dove vivono loro, non so in quale palazzo si sono chiusi".
Qualche mese fa su il Giornale avevamo scritto che lo stipendio di Landini era aumentato, passando da 7.359 a 7.616 euro lordi al mese. Il netto incassato dal segretario Cgil è pari a 4.021 euro, con un aumento tondo pari a 257 euro al mese. Questo in virtù di uno scatto di anzianità e di una modifica del regolamento per tutto il personale del sindacato. Nulla di male, solo per sottolineare un dato di fatto oggettivo che riguarda Landini, che non è proprio "povero in canna". Ciò non vuol dire, ovviamente, che non abbia a cuore gli interessi di chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese, o non vi arriva proprio. Ma la retorica è un'arma a doppio taglio, bisogna stare attenti a non farsi male, cadendo nell'ipocrisia.
Cosa ha detto la Meloni sui salari
"Domani è la festa dei lavoratori - ha detto ieri la premier in un video sui social - e anche quest'anno il governo ha deciso di celebrarla con i fatti perché crediamo che questo sia il modo migliore per ringraziare gli italiani che ogni giorno contribuiscono a far grande la nostra nazione. L'Italia è sempre di più una Repubblica fondata sul lavoro e io sono orgogliosa del fatto che in poco più di due anni e mezzo siano stati creati oltre un milione di posti di lavoro. Abbiamo raggiunto il record di numero di occupati, il tasso di occupazione femminile non è mai stato così alto, la disoccupazione è ai minimi da 18 anni a questa parte. Aumentano i contratti a tempo indeterminato, diminuisce il precariato. E crescono i salari reali in controtendenza rispetto a quello che accadeva nel passato. Tra il 2013 e il 2022, con i precedenti governi, nel resto d'Europa il potere d'acquisto dei salari aumentava del 2,5%, mentre in Italia diminuiva del 2%".
E ancora: "Da ottobre 2023 la tendenza è cambiata e le famiglie stanno progressivamente recuperando il loro potere d'acquisto con una dinamica dei salari che è migliore, e non peggiore, rispetto a quella del resto d'Europa. C'è chiaramente ancora molto molto da fare però i numeri, che alla fine raccontano la realtà sono incoraggianti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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