(...) Non lascia aperta la quarta strada, quella della conciliazione. E ora la palla torna nel campo dellIdv e del consigliere Armando Ezio Capurro. Per i dipietristi dovrebbe valere la risposta fornita, senza scomporsi, dalla vice presidente della giunta Marylin Fusco. Radio Babboleo News ha riportato quelle che sono state le parole della numero due di piazza De Ferrari: «Non ho nulla contro la giunta di cui faccio parte - ha detto - ma credo che il mio partito dovrà essere coerente». Indietro non si torna, sarebbe stata la sintesi poco meno di un secolo fa. Il che vorrebbe dire che i quattro voti dellIdv ridurrebbero la maggioranza a un solo voto di vantaggio. Che potrebbe venire meno nel caso in cui anche Capurro votasse contro gli assessori esterni. Senza contare che ieri il Pd ha tentato di «recuperare» il consigliere Ezio Chiesa, che solo il giorno prima aveva messo fuori dalla maggioranza. A conti fatti il segretario regionale Lorenzo Basso e il capogruppo Nino Miceli hanno preferito rimetterci la faccia e scusarsi con linteressato, invitandolo alla riunione di oggi e lasciando ogni colpa alla Federazione del Pd del Tigullio.
Insomma, mai come in questo caso, ci aveva visto giusto il consigliere Idv Nicolò Scialfa. Lobiettivo di Burlando, quando dice di non voler cambiare un solo suo assessore a costo di rimetterci il posto, non è quello di dimostrarsi un grande leader che difende i suoi uomini, ma un condottiero preoccupato di non apparire debole lasciando il fianco a tutti gli sciacalli che avrebbe in casa.
Chi ha già addentato la preda è invece Marta Vincenzi, che su Twitter si toglie qualche sassolino. E restituisce le accuse che le erano arrivate quando a traballare era la sua maggioranza in Comune. «Tenere insieme una maggioranza nel Comune di Genova è stato sfibrante, guardando indietro mi sento eroica», scrive la sindaco. Sembra quasi vederla attraverso la bacheca virtuale. È lì che osserva distaccata le liti e i problemi di Burlando. E se la ride. «Che succede oggi anche in Regione Liguria? Sono finiti i soldi - spiega nel modo più semplice possibile i motivi del contendere in seno alla maggioranza, che sono tutto tranne che di alto valore morale -. Nel Comune di Genova i soldi erano già finiti dal 2008. Non si può distribuire più nulla e cominciano i distinguo nella gioiosa macchina da guerra che va da Rifondazione allUdc».
Altro che iceberg. Questa al Titanic di Burlando è una cannonata dritta sulla murata. La sindaco rialza le vele e approfitta del momento per maramaldeggiare sul nemico interno. «Vaglielo a spiegare tu al popolo e prenditi i fischi - afferma la Vincenzi, che non usa un soggetto poi così impersonale -.
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