Lordine del giorno del consiglio comunale di oggi non prevede un voto di fiducia al sindaco. Rischia di esserci il monologo di Marta Vincenzi, le sue fredde «comunicazioni» come da regolamento, per dire che si cambia, che si rimpasta la giunta. La fiducia, quella scontata, lha avuta ieri mattina dal suo partito, dai vertici del Pd (o meglio, dai parlamentari del Pd) che lhanno spinta a tirar dritto. Cerano quasi tutti gli onorevoli e i senatori liguri, e quindi non cerano Giovanna Melandri e Luigi Lusi, e Francesco Saverio Garofani. Ma non cera, nella sede del Pd, neppure il senatore Claudio Gustavino. «Trattenuto in sala operatoria», è la spiegazione. Ed era anche senzaltro così, visto che nel pomeriggio anche lui ha esternato sullo scandalo mense e sulla situazione di Tursi. I fatti però dicono che le sue parole suonano molto diverse da quelle degli altri eletti del Pd, quelli ex Ds per capirsi. «Attenzione a non buttare via il bambino con lacqua sporca - premette il ginecologo indossando il camice da politico - Non è che adesso il sindaco sostituisce genericamente mucchi di assessori, lo deve fare circostanziando i motivi tecnici. Questo è un punto cruciale. Non può dire ora è arrivata Mensopoli e ne approfitto per fare un rimpasto, perché crea un clima di sospetto intollerabile». E per non essere «interpretabile» aggiunge: «Avrebbe potuto riconoscere di aver sbagliato a scegliere i collaboratori ed andarsene. Lavrei capita umanamente e politicamente. Ha scelto di fare diversamente, sono con lei. Capisco meno questa idea del rimpasto - insiste - Se decide che alcuni assessori sono venuti meno alla valutazione tecnica li cambia e motiva il suo giudizio, ma non li confonde col sospetto che un domani potrebbero essere coinvolti in vicende poco chiare. Personalmente io sostituirei i due e poi mi stringerei attorno alla giunta e direi grazie perché di voi mi posso fidare». Questo mentre Vito Vattuone, presidente ligure del Pd, provenienza Margherita, è costretto a fare un comunicato per dire che gli ex margheriti non stanno tramando dietro le quinte. E nessuno glielo aveva chiesto.
Insomma, nulla che assomigli a una dichiarazione di fiducia cieca alla Vincenzi. Fiducia che non arriva neppure dagli alleati, soprattutto dai più forti alleati, quelli dellItalia dei Valori.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.