La riforma sanitaria varata dalla Camera incorona la sua vincitrice: lindustria farmaceutica. A uscire sconfitti sono invece i medici. Perplesse le grandi aziende che temono gli effetti delle nuove regole sulle modalità di assicurazione dei dipendenti e, soprattutto, sui costi elevati che potrebbe implicare modificarle. Tremano le assicurazioni: pur avendo evitato la temuta opzione pubblica, vedono limiti più stringenti e paletti ai premi, oltre a dover rivedere interamente o quasi le loro pratiche. Con 32 milioni di clienti in più nei prossimi anni, la riforma modifica il panorama di riferimento e amplia il pubblico dellindustria di settore. «Complessivamente le nuove norme saranno positive per lintera industria. Ma senza dubbio le assicurazioni sono quelle che si troveranno ad affrontare le maggiori sfide, trovandosi a operare in un contesto nuovo con drastici cambi nelle modalità in cui le polizze sono vendute agli individui e alle piccole aziende, ovvero nellarea per loro più redditizia. Inoltre la normativa sarà più pesante» spiega il New York Times. Le vere vincitrici della riforma, per il Wall Street Journal, sono le società farmaceutiche. Più persone avranno lassicurazione per pagare i medicinali prescritti, inoltre potranno godere di una protezione di 12 anni contro la concorrenza dei farmaci generici per i medicinali biotech. Meno fortunati i dottori.
Con lestensione della copertura sanitaria, il loro lavoro probabilmente aumenterà, esacerbando le carenze di personale e alimentando dubbi «sul fatto che avere lassicurazione significhi realmente accedere allassistenza sanitaria».Vincitori e vinti Medici penalizzati Più soldi per case le farmaceutiche
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