Telefonava agli amici, riceveva gente in casa, intratteneva rapporti diretti con vari personaggi del posto. Insomma, una condotta vietata per un soggetto sottoposto agli arresti domiciliari. E così Fabrizio Lautizi, 43 anni, ex vicesindaco di Cerveteri, ex assessore al Lavori pubblici nonché capogruppo diessino del comune tirrenico, a un mese dallarresto è finito definitivamente in carcere.
«Lautizi ha violato gli obblighi imposti dal gip, il giudice per le indagini preliminari - sottolineano i carabinieri della compagnia di Civitavecchia - nella concessione della misura della detenzione domiciliare». Un caso, questo, scoperto in seguito allosservazione attenta del comportamento dellimputato, accusato di concussione e corruzione aggravata. Una storia di «mazzette» e licenze inesistenti: uninchiesta avviata in seguito alle denunce delle stesse vittime, costruttori locali costretti a sborsare denaro, secondo la Procura di Civitavecchia, in cambio di favori.
Come i mancati controlli dei permessi da parte dei vigili urbani in un cantiere per la realizzazione di alcuni villini e case a schiera. Costo? Diecimila euro in contanti. Oppure la possibilità per due imprese del luogo di partecipare a bandi pubblici nonostante non avessero i requisiti.
La tangente chiesta e ottenuta dallex assessore? Duemila euro ciascuno. Un pasticciaccio che scuote la piccola amministrazione ceretana alla fine di gennaio, quando i carabinieri consegnano il mandato di cattura per Lautizi. Provvedimento emesso dal gip Francesco Filocamo al termine di indagini durate tre mesi e che proverebbero il coinvolgimento delluomo nella triste vicenda, in particolare nei tre casi di concussione accertati. Fondamentali le denunce presentate dai costruttori costretti a versare le somme chieste dallamministratore in cambio della sua «amicizia».
Fino a pochi giorni prima dellarresto Lautizi era il vice del sindaco Antonio Brazzini, alla guida di una coalizione inizialmente formata da Ds, Udc e liste civiche. Successivamente i due partiti si trasformano a loro volta in liste civiche cambiando nome e distanziandosi dalle principali forze politiche di riferimento. La crisi di maggioranza scoppiata lo scorso ottobre costringe il primo cittadino ad azzerare tutti gli incarichi, compreso lassessorato alledilizia pubblica.
Memorabile il commento di Lautizi sulloperato della giunta pronunciato tempo fa: «È nostra ferma intenzione - aveva sottolineato - rendere sempre più trasparenti le attività comunali attraverso tutti i mezzi di comunicazione possibili, compresi quelli informatici».
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