Reggio EmiliaStava dormendo a casa quando è stata svegliata da un vicino che lha aggredita e violentata: un marocchino di appena 20 anni, clandestino, arrestato poche ore più tardi.
È successo nella notte fra mercoledì e giovedì in un comune dellAppennino reggiano, il fatto è stato reso noto ieri dai carabinieri, senza rivelare il paese dove si è consumato il reato, né lidentità dellaggressore, per tutelare la vittima. La vittima è una reggiana di 40 anni, operaia, che vive in un contesto non particolarmente disagiato. Giovedì mattina la donna si è presentata in caserma in lacrime e fortemente provata: era sporca di sangue e aveva ecchimosi e graffi al volto, non ha rinunciato a sporgere denuncia, superando la vergogna che in questi casi ferma tante donne.
A quel punto tra le alcrime ha spiegato lorrenda violenza. Ha raccontato di essere stata violentata da uno straniero abitante al piano superiore. A mezzanotte e mezza è entrato di nascosto nella sua abitazione, mentre lei era a letto. «E pensare ha detto disperata che sino al giorno prima quel ragazzo era tranquillo, gentile. Niente mi faceva pensare di doverlo temere, anche se lo conoscevo appena».
Invece quel ventenne extracomunitario lha stuprata e sodomizzata, lasciandola sanguinante sul letto. Una notte da incubo, da Arancia Meccanica, durata ore come nel famoso film di Stanley Kubrick. Appena ne ha trovato la forza, si è presentata ai carabinieri, che lhanno subito fatta trasportare allospedale SantAnna di Castelnovo Monti. I medici le hanno dato una prognosi di 20 giorni. La quarantenne ha commesso ununica imprudenza: a volte lasciava aperta la porta, nella speranza che il suo ex fidanzato landasse a trovare.
Il clandestino laveva notato altre volte, ha approfittato di quella circostanza favorevole per entrare. I carabinieri hanno avviato le indagini con un sopralluogo nella abitazione della donna, trovando i primi riscontri al racconto, procedendo al sequestro di indumenti che presentavano tracce biologiche. Il responsabile della violenza è stato indicato dalla vittima, ricercato e fermato nella tarda mattinata di giovedì, mentre tornava nella sua casa rurale. È stato portato nella caserma bismantovina, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per i gravi indizi di responsabilità nei suoi confronti: deve rispondere di violenza sessuale, lesioni e violazione di domicilio, stamane ludienza di convalida. Ora è nel carcere della Pulce, a Reggio, a disposizione del sostituto procuratore Maria Rita Pantani, che ha parlato di «vicenda davvero molto brutta». È stato attivato il protocollo antiviolenza, unico a livello nazionale, di tutela delle vittime di abusi sessuali: grazie a comune, provincia, ospedale e casa delle donne, la 40enne per alcuni giorni sarà ospite in una struttura protetta, prima di rientrare al suo domicilio, sotto sequestro per completare i rilievi scientifici.
Lei conosceva meglio laltro vicino, un marocchino sui trentanni, operaio regolare con il permesso di soggiorno.
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