Violenze in casa, adesso la vittima è lui

NapoliUna feroce rissa tra famiglie è costata la vita ad un uomo. Il figlio della vittima era stato accusato dall'assassino di avere fatto una soffiata alle forze dell'ordine, decisiva per l'arresto di un suo parente. È successo a Pozzuoli, popoloso centro alle porte di Napoli. Una beffa perche' l'omicidio è avvenuto non molto distante dalla caserma dei carabinieri. Non solo, vittima e assassino erano anche imparentati alla lontana. Il padre dell'arrestato infatti è cugino della moglie della vittima.
La tragedia è avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì nel degradato campo contanìner di via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che ospita i senzatetto del bradisismo (il fenomeno legato al lento movimento di sollevamento e abbassamento del suolo), manifestatosi nella zona flegrea nel 1984.
La lite aveva avuto come prologo il pestaggio del figlio della vittima ad opera dell'uomo che poi gli ha ucciso anche il padre. Gerardo Orsetti, 42 anni, tappezziere e Mario Arcone, 24 si incontrano davanti ai loro container per chiarire l'accaduto. Ma, dalle parole presto sono passati ai fatti. Inutile la spiegazione di Orsetti ad Arcone: «Mio figlio non c'entra niente con l'arresto del tuo parente», ha detto il commerciante ma, sono state le sue ultime parole. Per tutta risposta è stato accoltellato al torace.

Inutile il tentativo dei vicini di evitare che la rissa degenerasse: due di loro sono stati feriti di striscio dalle coltellate di Arcone e portati in pronto soccorso. Orsetti è stato ricoverato ma è morto qualche ora dopo. L'assassino se ne è tornato nel suo container come se nulla fosse accaduto. E poco dopo è stato arrestato.

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