Cronache

Il violinista suona Mozart e incanta i cani abbandonati

Il celebre musicista a New York si esibisce nel canile una volta al mese. «Sono concerti di grande intensità»

Martin Agee, è un violinista famoso in tutto il mondo. Figlio di un noto educatore di musica nel suo nativo Colorado, ha iniziato i suoi studi musicali all'età di quattro anni, e presto è stato apprezzato ovunque per la sua propensione come interprete e per le sue capacità di lettura di spartiti in giovane età. I suoi studi si sono svolti sotto la guida del defunto maestro Raphael Bronstein a New York, dove la sua carriera professionale è iniziata come assistente di insegnamento presso la Manhattan School of Music.

Non molto tempo dopo, il suo ruolo di violinista attivo comincia la sua ascesa, con alcune delle organizzazioni musicali più in vista di New York e la sua relazione continua con la maggior parte di loro fino ai giorni nostri. Innumerevoli i teatri in cui si è esibito dalla Carnegie Hall al Teatro dell'Opera di Sydney.

Grande amante dei cani Agee, due anni fa, ha suonato il suo concerto preferito in un ambiente molto particolare, il rifugio per cani ospitati presso l'American Society for the Prevention of Cruelty to Animals & Adoption Center a New York City. In parole povere, Agee ha estratto dalla custodia il suo prezioso violino, si è seduto al centro dell'oasi e ha intonato un pezzo di Mozart. Questa originale idea gli è venuta mentre provava in casa davanti al suo amato Melody, un levriero randagio da lui recuperato in un sobborgo di New York, che era diventato la sua ombra. La sua perdita ha pesato molto sulla vita del violinista e, dopo due anni, Agee ha firmato come coordinatore per le adozioni presso il rifugio di New York. Quando provava i brani a casa, Melody lo ascoltava in silenzio e, se prima era agitato, si calmava stendendosi su un fianco, immobile, quasi incantato dal suono dello strumento a corde. Così ad Agee è venuta l'idea di provare la stessa esperienza presso il rifugio di cui è coordinatore.

«Di solito - dice il violinista - quando arrivavo le prime volte, ma ancora oggi, i cani abbaiavano, saltavano per i recinti, cercavano di superarli. Insomma, era tutto un frastuono, anche se di allegria perché ero arrivato». La prima volta che Agee ha messo la sedia al centro del rifugio, cosa inconsueta, i cani hanno diminuito il frastuono più che altro per curiosità e il violinista ne ha approfittato per accordare il violino. Quando ha iniziato con un brano di Mozart, la maggior parte di loro, si è calmata con le orecchie tese. Si sono seduti sulle zampe posteriori quasi avesse suonato una sorta di pifferaio magico. Agee è andato avanti con sonate rilassanti di compositori classici come Bach e Handel. «È un'esperienza emotiva incredibile - ha detto Agee, 62 anni - Ed è stato così fin dal primo giorno». Almeno una volta al mese, Agee porta il suo violino al centro di recupero animali del rifugio, che ospita animali che affrontano problemi medici e comportamentali derivanti da crudeltà e abbandono. Quando Agee suona il violino presso l'Animal Recovery Center, i cani timidi spesso si avventurano più vicino alla parte anteriore dei loro recinti per una migliore visione dello spettacolo e i cani energici si sistemano composti per ascoltare. La musica offre un ponte per il relax.

«Suonare per i cani del rifugio è appagante anche dal punto di vista musicale. Le esibizioni davanti a questo strano pubblico possono raggiungere notevoli livelli di intensità, mentre esercitarsi a casa è sfibrante per la ripetizione di passaggi da perfezionare e per il disprezzo del mio gatto adottivo Jack, che invariabilmente lascia la stanza non appena individua il violino». Agee si affeziona ai cani per i quali suona.

Quando vengono adottati, gli mancano, ma trova gratificante sapere che sono passati al capitolo successivo della loro vita e quando qualcuno richiede un cane per l'adozione rimane sconcertato quando il violinista gli domanda «Ma a lei piace Haendel?».

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