New YorkUn micidiale virus ha colpito più di 75mila computer e i server di almeno 2500 aziende in 196 Paesi del mondo, comprese 10 agenzie governative americane.
Il virus, Kneber Botnet, è un complicato sistema di almeno 20 server gestito da hackers dell'Europa orientale che vendono al mercato nero i dati ottenuti tipo numeri di carte di credito, piani aziendali e accessi bancari.
La guerra globale degli hackers a ignari cittadini e dipendenti di aziende è stata scoperta lo scorso 26 gennaio da Alex Cox un ingegnere informatico della NetWitness Corporation, un'azienda con sede a Herndon in Virginia alle porte di Washington che si occupa di sicurezza Internet.
Secondo i responsabili della NetWitness gli hackers gestiscono il loro impero di accesso e conseguente vendita dati carpiti da un centro di controllo in Germania. «Gli attacchi, iniziati circa 18 mesi fa, continuano - ha confermato Tim Balcher, responsabile della tecnologia della NetWitness -. Abbiamo avvertito l'Fbi, il Dipartimento di Stato e il Dipartimento per la Sicurezza Interna. Stiamo anche facendo il conto dei danni subiti dalla varie corporations».
Secondo gli ingegneri della NetWitness il virus Kneber colpisce in particolare i computer che usano il sistema Windows XP e Professional SP2.
Oltre alle agenzie governative americane che rifiutano per il momento di commentare l'attacco, gli hackers sono riusciti negli ultimi mesi ad avere accesso ad aziende come la Merck&Co (New Jersey Usa), la Cardinal Health Inch (Dublino Irlanda), la Paramount Pictures e la Juniper Networks (California Usa). Sono anche stati violati i siti di Facebook, Hi5, Metroflog, Sonico, Netlog, Yahoo e Hotmail. Tra gli altri Paesi dove gli hackers hanno fatto man bassa di dati ci sono Egitto, Messico, Arabia Saudita e Turchia.
Le porte dei sistemi informatici delle aziende colpite sono state spalancate grazie al famigerato spyware ZeusS, considerato dal Dipartimento per la Sicurezza Interna Usa una delle cinque infezioni da computer più pericolose. «Si tratta ormai di un'epidemia su larga scala - ha commentato l'amministratore delegato di NetWitness Amit Yoran -. Elementi criminali come la squadra del Kneber prendono di mira in sordina e diligentemente le aziende e le e-mail di privati cittadini. Agendo con estrema discrezione, sono riusciti a compromettere ormai migliaia di organizzazioni sparse nel mondo. Purtroppo i sistemi convenzionali di rilevamento dell'eventuale intrusione degli hackers non sono adeguati per fare fronte ad attacchi di questa portata».
L'unico consiglio pratico che gli esperti danno è quello di non scaricare allegati sospetti, in particolare se non si conosce il mittente. Non lasciarsi tentare da richieste di collegarsi al proprio conto bancario ed evitare video propagandati come buffi.
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