Una beffa inventata probabilmente da un gruppo di ragazzetti per ridere un po. Complice la tecnologia, un pizzico di fantasia e il gioco è fatto. La loro idea era quella di seminare il panico, diffondendo allarmi, da quello della calamità naturale a quello derivante da infezioni alimentari. Forse neppure loro si aspettavano di essere presi così sul serio, eppure oggi nelle più grandi città della Cina, Shanghai e Pechino, si sta scatenando il panico puro. Lo scherzo, sta scatenando caos, e soprattutto gravi perdite economiche per allevatori e commercianti.
Il tutto è cominciato un paio di settimane fa, quando una serie di voci infondate sono state diffuse attraverso i telefoni cellulari. Il testo era chiaro, e in tutti si ammoniva i destinatari a non mangiare carne di maiale.
Secondo la stampa cinese, migliaia di abitanti della capitale hanno ricevuto negli ultimi due giorni dei «messaggini» sui loro cellulari con i quali venivano ammoniti a non mangiare carne di maiale, perché attraverso di essa si stava diffondendo il virus di una tremenda malattia: una sorta di encefalite nella quale il cervello viene progressivamente «svuotato» dal virus, che lo riempie poi con del pus.
Tenendo conto che i pechinesi fanno un largo consumo di maiale e che in passato si sono verificate pericolose epidemie come la «Sars» e linfluenza aviaria, non è difficile capire come la voce si sia diffusa rapidamente.
Il ministero della Sanità è stato costretto ad emettere un comunicato per smentire recisamente che esistano pericoli nel consumare carne suina.
Ancora più fantasioso il «rumor» che si è diffuso a Shanghai, secondo il quale la metropoli verrà presto colpita da un fortissimo terremoto e/o da uno tsunami.
Lorigine dei «messaggini» che con tanta efficacia hanno diffuso il panico nelle due più grandi città della Cina non è stata ancora accertata.
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