di Alberto Adragna*
Gli interventi ortodontici eseguiti nel paziente in via di sviluppo consentono di raggiungere risultati scientificamente dimostrati che riguardano tutto il viso. In questi casi si parla di ortognatodonzia o meglio, di ortopedia dento-maxillo-facciale. Si tratta di interventi ortodontici-ortopedici di breve durata (12-24 mesi al massimo), eseguiti con apparecchiature molto ben tollerate dai piccoli pazienti, che possono migliorare, se compromesse, la funzionalità respiratoria, masticatoria, estetica e fonetica.
Alla luce delle più recenti acquisizioni dell'Ortodonzia intercettiva, una prima visita ortodontica è consigliabile fra i 4 e i 6 anni di età. Una visita precoce è infatti importantissima per assicurare la massima salute dentale dei bambini.
La previsione della crescita facciale permette, sin dall'età di 4-6 anni, di determinare l'epoca migliore di intervento e di individuare gli obiettivi del trattamento. I segni che possono indicare la necessità di una immediata visita ortodontica sono diversi: la respirazione orale, il succhiamento delle dita, l'affollamento dei denti erotti, la presenza di eccessivi diastemi, il morso crociato mono o bilaterale, il morso aperto, il morso profondo, il prognatismo (uno sviluppo eccessivo del mascellare superiore associato o meno a uno iposviluppo della mandibola) e il progenismo (uno sviluppo eccessivo della mandibola associato o meno ad uno iposviluppo del mascellare superiore).
Per raggiungere il miglior risultato nel più breve tempo possibile è necessario intervenire precocemente in dentatura da latte o mista, non sui denti ma sulle basi ossee.
Una volta raggiunto il risultato ortopedico, è consigliabile intervenire successivamente quando sono presenti i denti permanenti che possono essere allineati con apparecchiature fisse. La prima visita ortodontica non si limita a valutare la bocca e la posizione dei denti, ma svolge un'analisi approfondita del viso, della muscolatura, delle articolazioni temporo-mandibolari e dei denti. Dopo un'accurata analisi clinica del caso, l'ortodontista effettua le analisi di studio che prevedono: le radiografie delle arcate dentarie superiore e inferiore (Ortopantomografia) e del cranio (Teleradiografia) che permettono di valutare i denti, le basi scheletriche e le articolazioni temporo-mandibolari; le foto del viso per l'analisi del volto, il rilievo delle impronte dei denti e la successiva realizzazione di modelli in gesso.
Lo studio di tutte queste informazioni è indispensabile per formulare una corretta diagnosi, una prognosi e la pianificazione di un piano di trattamento ortodontico.
*Medico Chirurgo
specialista in Odontostomatologia
Perfezionato in Ortodonzia
e in Patologia dell'Articolazione
Temporo-Mandibolare
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