VISTI DALLA PLATEA

Il magico duo nelle vacanze di Natale ha battuto il record di incassi ma è pronto a separarsi

VISTI DALLA PLATEA

Viviana Persiani

E’ stato il film trionfatore delle feste natalizie, quello che probabilmente (mai dire mai nel cinema) ha sancito la fine del rapporto professionale, su grande schermo, della coppia formata da Boldi e De Sica.
Probabilmente, perchè, nel corso degli ultimi anni, era impensabile pensare ad uno senza associarlo all’altro e soprattutto per il fatto che anche nei migliori matrimoni, dopo un po’, se l’equilibrio non è più che perfetto, basta un niente per scatenare crisi senza soluzione. Il loro ultimo Natale a Miami ha comunque ribadito, se mai ce ne fosse stato bisogno, che per il pubblico la coppia non è scoppiata. E pazienza se, immancabilmente, i giudizi non sono eccellenti e, con ogni probabilità, si ride sempre meno: la gente non immagina il Natale senza il classico cinepanettone all’insegna di doppi sensi, gag da comiche del muto, belle donne, e un paesaggio che fa a pugni con il freddo di questi giorni.
Le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse (per spiegare, poi, l’antefatto di questo ci vorrebbero decine di righe di articolo); ma non si va a vedere un film di Boldi e De Sica per «caricarlo» di contenuti. Ciò che attira la gente nelle sale è l’attesa di vedere quale meraviglia comica si siano inventati i due, quali giochi di parole diventeranno, per qualche mese, il ritornello di molti giovani, quali parolacce rinnoveranno il nostro modo di insultarci. Ora che tutto questo ci verrà tolto, non sarà più lo stesso Natale. Reduce dal successo del brillante Chicago, abbiamo ritrovato un Rob Marshall in grande forma, ritornare sul grande schermo con Memorie di una Geisha, trasposizione del famoso bestseller omonimo di Arthur Golden, prodotto, tra gli altri, anche da Steven Spielberg. Ambientata negli anni precedenti alla II Guerra Mondiale, si narra la storia di una bambina giapponese che viene sottratta ad una famiglia indigente per essere utilizzata come serva nella casa di una geisha.
Qui deve subire le angherie di una sua rivale che non può vederla; ma proprio questi continui attacchi formeranno il carattere alla ragazza che si trasformerà nella leggendaria geisha Sayuri, la donna capace di sedurre uomini potenti; anche se il suo cuore batte per l’unico uomo che non potrà mai avere. Va subito detto che il film non raggiunge la profondità del libro (sono state tagliate necessariamente alcune parti); ma in questo caso il peccato è davvero veniale perchè il film è poesia pura, con scenografie da Oscar e un uso dei colori miscelato perfettamente con l’utilizzo (indispensabile), del buio.
In un certo senso, bisogna dare ragione a chi aveva suggerito l’utilizzo anche di un regista giapponese da affiancare a Marshall perchè, in alcuni momenti, si ha la sensazione che la figura della Geisha ed il suo mondo siano «occidentalizzati». Poco male, perchè questo è uno dei film più belli visti nel 2005, con un cast eccezionale che fa impallidire molte starlette hollywoodiane.


I film più visti a Genova nell’ultima settimana: 1) Natale a Miami; 2) Le cronache di Narnia; 3) Ti amo in tutte le lingue del mondo; 4) King Kong; 5) A History of Violence; 6) Harry Potter e il calice di fuoco; 7) Memorie di una geisha; 8) Vizi di famiglia; 9) Chicken Little; 10) Mr. & Mrs. Smith.

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