RomaMinistro Scajola, Napolitano auspica una tregua nelle polemiche ma «Repubblica» non ci sta. Perché questo accanimento?
«Andrebbe chiesto al partito di Repubblica, che evidentemente non teme di far del male allItalia continuando a gettare fango sul premier».
E lopposizione?
«Il giusto appello del presidente Napolitano è diretto in primo luogo alle forze politiche che dovrebbero saper distinguere tra interesse nazionale e bassa cucina propagandistica».
Veline & veleni: complotto o meno, sè fatto unidea di chi cè dietro la «strategia del ballatoio»?
«Alcuni ambienti cercano di approfittare della strategia del ballatoio per indebolire il governo perché è un governo che agisce, anche a costo di colpire interessi consolidati».
Con che obiettivo?
«Un fine miope e sbagliato, visto che anche dalle recenti elezioni il governo è uscito con un consenso confermato, rafforzato dal crollo del Pd».
Esecutivo saldo?
«Il governo va avanti finché ha la maggioranza in Parlamento. È labc della democrazia e mi stupisco che i giornali, anche quelli inglesi che di democrazia dovrebbero intendersene, tendano a dimenticarlo».
Si aspetta che scoppi una «bomba a orologeria» proprio durante il vertice? Il tentativo è fare come a Napoli nel 1994?
«Non farei paragoni con il 1994. E poi il governo allora cadde per la dissociazione della Lega sulle pensioni. Oggi la Lega è leale e il suo sostegno al governo è saldissimo».
Perché proprio adesso è scoppiato il velinismo? Massimo consenso per il premier dopo il terremoto? Il discorso del 25 aprile?
«Può darsi che alcuni ambienti non vedessero di buon occhio il rafforzamento di Berlusconi. LItalia ha una lunga tradizione di diffidenza verso i governi efficienti. Anche per questo in passato non siamo riusciti a varare quelle riforme strutturali che tutti a parole dicono di voler fare».
La maggioranza è coesa. Pure Fini ha spazzato via le polemiche sul privato del premier. Durerà?
«Durerà, durerà, anche perché il massimo sforzo scandalistico cè stato in vista delle elezioni ma mi pare che il gossip si stia sgonfiando come un soufflé mal riuscito».
Si mormora che dopo il G8 Berlusconi voglia dare una sterzata al governo. Se sì in che termini?
«Berlusconi ha annunciato il conclave del governo: un seminario tra i ministri per mettere a punto lazione del prossimo anno: iniziativa utile e necessaria».
Ci sarà una svolta?
«Dopo le emergenze, dallAlitalia, ai rifiuti di Napoli, al terremoto, fino ai provvedimenti per fronteggiare la crisi economica, occorre ora realizzare le riforme che ci dovranno accompagnare fuori dalla crisi più forti di come ci siamo entrati».
Cambi nel governo?
«Non ci sono ipotesi di modifica, a parte il ripristino del ministero della Sanità che richiede una legge già in corso di approvazione».
È sufficiente infondere fiducia e ottimismo per contrastare la crisi economica o serve altro?
«La fiducia è ingrediente essenziale per la ripresa. Poi ci sono le cose concrete fatte dal governo: detassazione per gli utili reinvestiti dalle imprese, bonus per le imprese che non utilizzano gli ammortizzatori sociali e quelli per i cassintegrati che decidono di avviare una propria attività».
Crisi economica: passata la tempesta o il barometro segna sempre brutto?
«Se per tempesta sintende il rischio di un crollo sistemico del sistema finanziario, è passata. Se sintende la crisi della domanda, degli investimenti e delloccupazione, allora non è passata».
Come sostenere la domanda?
«Continuando ad agire per sostenere investimenti e consumi. Questo è il senso della detassazione degli utili reinvestiti e del grande piano casa voluto da Berlusconi che partirà nelle prossime settimane e che dovrebbe mettere in moto 50-60 miliardi di investimenti privati nelledilizia».
Intanto inflazione e bollette di luce e gas sono in forte calo: segno positivo o rischio di deflazione?
«Entrambe le cose. Il calo dellinflazione e soprattutto dei prezzi alimentari e il nuovo ribasso delle bollette di luce e gas, il terzo dallinizio dellanno, sono la conferma che i potere dacquisto delle famiglie a reddito fisso è in aumento: segno positivo».
Però?
«Però i dati riflettono anche il rischio di un calo della domanda che potrebbe sfociare nella deflazione. Per questo rivolgo agli italiani linvito a non rimandare i consumi, a mantenere il proprio stile di vita, proprio per evitare lavvitamento della crisi».
Ministro Scajola, otto anni fa il G8 a Genova: se ripensa a quei giorni cosa le viene in mente?
«Fu un incubo, un assalto premeditato di frange eversive che al riparo delle grandi manifestazioni pacifiche misero a ferro e fuoco la città».
Furono commessi degli errori?
«Certamente anche perché da anni non cera più lesperienza di gestire situazioni di guerriglia urbana».
Allora ci fu uno scontro frontale con i contestatori. Può ripetersi oggi allAquila?
«Non credo: il bagaglio di esperienze è stato ricostituito e la prevenzione è molto più forte. E poi solo un mostro può pensare di creare situazioni di violenza in un territorio già martoriato dal terremoto».
Questi mega vertici servono?
«Sì, specie in fasi di crisi la cooperazione è indispensabile. La speranza è che il G8 riesca ad accordarsi sulle regole per la finanza globale, su nuovi standard ambientali ed energetici e sul sostegno ai Paesi poveri, a partire dallAfrica».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.