Roma - Cosa può fare un ventenne quando nel suo quartiere infuriano i combattimenti tra i miliziani, i cadaveri in decomposizione giacciono abbandonati lungo le strade e il suo paese sta andando a pezzi? Può uscire con la ragazza, fare un tuffo in piscina o suonare la chitarra, per citare solo alcune delle attività filmate da tre ragazzi di Baghdad e diffuse via internet.
I video-clip sono stati girati da Adel, patito di
musica rock con la barbetta a punta che ha imparato l’inglese
cantando le canzoni degli Iron Maiden; da Saif, studente di
odontoiatria che fuma narghilè; e Ausama, studente di medicina
che assomiglia a Tom Cruise. Il progetto rientra nel programma
«Chat the Planet» che ha base a New York. I filmati sono visibili
sulla sezione americana di YouTube, per motivi di sicurezza.
Nel video intitolato «Saif Heart Noor» (guarda il VIDEO), Saif esce a cena con la
sua ragazza, accompagnato da un amico. «È troppo pericoloso per
un ragazzo e una ragazza uscire da soli in macchina», spiega lo
studente di odontoiatria. Seduti al ristorante, i ragazzi tengono
gli occhi fissi sull’orologio, per il coprifuoco delle 20, e
cominciano a innervosirsi quando il cibo tarda ad arrivare.
Un
altro clip, «The Last Resort» (guarda il VIDEO), racconta una giornata molto calda
e senza elettricità a Baghdad, in cui Adel e i suoi amici
decidono di andare a fare un bagno nella piscina di amici di
famiglia che hanno lasciato da tempo il paese.
«Volevamo mostrare che persino nelle situazioni peggiori la
gente va avanti con la propria vita perchè non ha altra scelta»,
ha detto Adel al Times.
Il senso dell’humour salva spesso
dall’orrore quotidiano. In «Forbidden Salad», la famiglia di
Ausama è seduta per la cena e commenta il volantino diffuso dagli
estremisti islamici in cui si vieta di mischiare i pomodori ai
cetrioli, simboleggianti rispettivamente la sessualità femminile
e maschile. «In alcune aree questa insalata è proibita ormai -
ride Ausama - e noi la mangiamo. Per loro questo significa andare
contro la legge islamica. Per i loro standard, io sono un
criminale». In «In Brains on Campus» (guarda il VIDEO), Adel mostra il college dove
la testa di uno studente è volata via durante un’esplosione. La
scena più toccante ritrae il fratello minore di Adel, 13 anni,
che racconta di aver visto morire un uomo in strada mentre
tornava da casa: «Sangue e frammenti del suo cervello erano
sparsi nella strada e lui piangeva».
Sono circa 20 gli episodi inviati fino ad ora a YouTube, dei 45
dell’intera serie.
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