Vita spericolata s.r.l.

Caro Vasco, io a 16 anni divulgavo la tua musica mentre tu eri al massimo il playboy più famoso di Zocca. Facevo ascoltare i tuoi dischi ai miei amici rockers («senti questo, ti dico che è bravo») e avevo pure una fidanzata delle tue parti. Prima che venissero Sanremo e la Vita spericolata, voglio dire, ti hanno inventato quelli come me, e quindi adesso tu mi ascolterai se ti dico questo: fai pena. Ormai fai pena. La tua mancata partecipazione al prossimo Live 8, che si prevede sarà visto e ascoltato da miliardi di persone, dà la misura di che cosa sei diventato. Per il concertone del 2 luglio, il più grande evento mediatico della Storia della comunicazione, si sono ricomposti dopo vent’anni i Pink Floyd, accorreranno gli U2, e Sting, Madonna, Paul McCartney: tu hai spiegato che hai un impegno ad Ancona.

Certo, non parteciperanno altri aedi dell’impegno sociale del genere di Jovanotti e Ligabue, ma che loro siano solamente dei canzonettari l’abbiamo sempre saputo: tu eri Vasco. Ora sei un ciccione, ex droga & rock and roll: sei lì che bevi frullati di cetriolo e conti la lira.

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