Piccole donne crescono, ma continuano a sognare. «Il mercato delle adolescenti si evolve continuamente: oggi la ragazzina tende a vestirsi da donna, mentre la donna adulta vuole sembrare sempre più giovane. Noi abbiamo trovato il minimo comun denominatore che unisce questi due mondi», spiega Gianmarco Maggiulli, fondatore e amministratore delegato di Fixdesign, brand tutto italiano nato nel cuore della Brianza una decina d'anni fa.
Brand che fino a ieri produceva capi glam e smaliziati per ragazzine fashion, oggi pensa anche alle sorelle maggiori. E alle mamme. «Le nostre collezioni? Sono un compromesso fra questi due mondi, quello delle teenager e quello delle donne, solo in apparenza lontani fra loro». Età anagrafica a parte, quelle di Fixdesign sono donne ancora capaci di sognare e che, anche dopo i 30, rivendicano la propria femminilità a suon di gonne rigorosamente sopra il ginocchio, a ruota dalla vita strizzata un po' anni '50 o a palloncino, maglie femminili e bustier a cuore, tessuti pregiati e romantici come il pizzo macramé o l'organza, ma anche maglieria morbida 100% cotone, colori tenui e rassicuranti, e poi l'immancabile fiocchetto, elemento caratterizzante di Fixdesign.
Fresco di inaugurazione del primo monomarca russo, all'interno di Crocus City Mall, tempio della moda europea extralusso alle porte di Mosca, il brand di Carate Brianza ha sfilato per la prima volta a Milano durante la manifestazione Cavalli a Palazzo (di cui è anche uno dei maggiori sponsor) con le nuove collezioni per la prossima primavera estate. Uno show scenografico al centro della piazza Città di Lombardia del nuovo e pluripremiato palazzo della Regione, che si è aperto con uno spettacolo di dressage: i cavalli che danzano a suon di musica con Valentina Truppa (bronzo nella finale di coppa del mondo 2012) e le altre amazzoni vestite con con i total look tecnici della nuova linea Fixdesign Horse Riding. Poi via libera alle novità nate da questa azienda in continua ascesa: dai divertenti costumi da bagno agli eleganti abiti da sera. Con i suoi 271 punti vendita plurimarca nel mondo, i 4 monobrand in Italia, un team tutto al femminile di 46 addetti e un fatturato (2011) di 62 milioni di euro, in meno di 10 anni l'azienda ha registrato una crescita esponenziale (nel 2006 fatturava 3,6 milioni di euro), dovuta anche all'ampliamento della gamma prodotti e all'inserimento dei marchi in licenza. La nuova fase strategica (iniziata lo scorso anno) ha portato l'azienda a concentrarsi sui due marchi di proprietà: Fixdesign (con le sue linee Atelier, Mini Fix e Horse Riding), ora riposizionato nella fascia del lusso, e Duck Farm (con la prima linea casual e la Mini Duck).
Una strategia raggiunta grazie a un calibrato mix di stile e qualità, e a una mirata strategia distributiva: dopo il primo monomarca a Mosca (a cui seguiranno altri 4 aperture in Russia), sarà la volta del Giappone. Altro fattore da non sottovalutare: Fixdesign è un brand giovane: «Nel mio ufficio stile, composto da sei persone, sono tutti under 30», dice Maggiuli che di anni ne ha 41. Anche per questo, in cantiere ci sono sempre nuove idee. La prossima primavera si debutta con la prima linea di scarpe da «signora»: tacco 12, plateau d'ordinanza, spuntate con maxi fiocco ma anche con fibbia dorata e cinturino alla caviglia, da diva anni '40.
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