Roma

Vittima e bullo a cena insieme. Per far pace

Bullo si pente e, per fare pace, invita a cena la vittima, un compagno di classe. Hamburger e patatine fritte per chiudere definitivamente con il «passato». Sembrerebbe una storia da libro Cuore, magari rivista e corretta per stare al passo coi tempi, eppure è accaduta davvero. Siamo a Ostia levante, in uno dei due licei scientifici del quartiere, classe I C. Francesco, chiamiamolo così, 15 anni, aveva portato Marco, altro nome di fantasia, sull’orlo della disperazione. I messaggi via internet, del resto, erano chiari: «Se non ti rimangi quello che hai detto non ti lascerò più in pace». Oppure: «Hai parlato male di me, adesso la paghi cara». E lui, Marco, non usciva di casa se non passavano a prenderlo gli amici, all’uscita di scuola c’erano sempre i suoi genitori a guardargli le spalle. Mai più una festa o una riunione con il resto del gruppo. La sua vita, insomma, diventa un incubo. Tutto nasce quando Marco confida a una ragazza che Francesco ha smesso di frequentare il liceo a causa del suo scarso rendimento. «Non viene più, tanto lo sa che lo bocciano. È una zappa, non sa fare nemmeno le divisioni», racconta. Una tattica sleale, sfoderata per conquistare la ragazzina contesa fra i due. Le chiacchiere ci mettono poco a finire in rete, sul network più frequentato del momento, Facebook. «Checco» non la prende affatto bene e passa al contrattacco, sempre via internet. Minacce virtuali, a prima vista, che mettono paura per davvero. Marco racconta tutto ai genitori, pregandoli di mandarlo a studiare in Inghilterra pur di salvarsi da botte certe. I familiari decidono di spiegare tutto alla polizia. Gli agenti del XIII commissariato convocano in ufficio il minorenne, ovviamente accompagnato da mamma e papà. Al ragazzo spiegano che ciò che sta facendo fa star male Marco. Solo allora Francesco si rende conto della situazione: «Sono arrabbiato ma non ho mai pensato di fargli del male. Non credevo la prendesse così, che si spaventasse tanto da volersi allontanare», dice. Profondamente pentito per l’accaduto, su consiglio degli stessi poliziotti, i due si danno appuntamento per un incontro pacificatore, un rendez vous suggellato da una scorpacciata di panini al Mc Donald’s sul lungomare. Pagati dal bullo.


yuri9206@libero.it

Commenti