Una via per le vittime dell’Irak: l’Unione non vota

Al centrosinistra non piace la motivazione. Masseroli (Fi): «Sono divisi su tutto»

La settimana scorsa Craxi e Valpreda, ieri i martiri della libertà iracheni. Il consiglio comunale torna a spaccarsi sulla toponomastica, diventato ormai il terreno di scontro preferito. Alla fine, dopo un lungo dibattito e una pausa chiesta da un centrosinistra più che mai spaccato per riordinare le idee, è passata la mozione iniziale presentata dal consigliere di Forza Italia Carlo Masseroli. Nel testo la richiesta di intitolare una via o una piazza ai «martiri della libertà iracheni». A cui, dopo un richiesta di puntualizzazione partita dai banchi della Lega, è stata aggiunta la precisazione «vittime del terrorismo». «In particolare - spiega Masseroli - il ricordo va a chi è caduto per permettere che in Irak si svolgessero le prime libere elezioni. Un simbolo della democrazia riconquistata». A favore i consiglieri della Casa delle libertà, mentre l’Unione dopo molti sbandamenti si è astenuta. Fuori dall’aula, invece, Rifondazione comunista e Basilio Rizzo (Miracolo a Milano). Un atteggiamento polemico dopo che il centrosinistra aveva proposto di modificare la mozione Masseroli parlando di «vittime della guerra in Irak». «Come monito imperituro sul valore della pace, della libertà, della democrazia», recitava la motivazione della proposta bocciata dall’aula.

«L’ennesima dimostrazione - il commento dell’azzurro Masseroli - che sono divisi su tutto. Ogni testa la pensa in modo diverso. E, invece, la democrazia è l’unico argine al terrorismo. Ricordiamocene anche per la scuola di via Quaranta, le democrazia significa regole e le regole vanno rispettate».

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