Ci vorrebbe un navigatore satellitare per rintracciare Di Pietro. Rimbalza nel tempo e nei luoghi trovando sempre la parola giusta per insultare. Ieri ha puntato ancora una volta il Quirinale. Molto fumo, ma anche una lettera requisitoria al Presidente: «Risponda, invece di offendermi». Già, perché la specialità di Tonino, da buon ex pm, è quella di interrogare. Forse è per questo che non ha ancora saputo rispondere alle semplici domande che il Giornale da tempo gli fa. Eppure questo sarebbe il momento giusto. Il 31 luglio, infatti, dovrebbe ricevere i nuovi rimborsi elettorali che, come al solito, non finiranno nelle casse del partito Idv ma in quelle della sua Associazione Idv, quella per intenderci che fa capo a lui, alla moglie e alla Mura. A dir la verità, Di Pietro, poverino, più volte ha promesso che avrebbe cambiato lo statuto per cancellare i tanti sospetti che la singolare anomalia continua ad alimentare. Ma il tempo è passato e i soldi dei rimborsi continuano a latitare dalle casse del partito.
Ora, siccome Di Pietro è uomo donore, siamo certi che se non ha ancora risposto alle nostre domande è soltanto per mancanza di tempo. Lui è un uomo molto impegnato: è lultimo baluardo contro la dittatura, il guardiano della questione morale, il garante della legalità, lo specchio della verità. Ma soprattutto lui è lunico che abbia la licenza di offendere. Quindi bisogna capirlo e non cercare di infangarlo come hanno fatto i suoi colleghi di lavoro che lhanno sospeso dallOrdine degli avvocati per «violazione dei doveri di lealtà, correttezza e fedeltà». In parole più semplici, aveva tradito lamico-cliente. Né bisogna credere alle assurde cattiverie dei suoi compagni di avventura politica, (vedi Elio Veltri, Achille Occhetto, Giulietto Chiesa) che, in epoche diverse, hanno accusato Di Pietro di essersi appropriato della loro quota di rimborsi elettorali.
Sì, rimborsi elettorali. Ancora loro. Una vera persecuzione, che un uomo dalle mani pulite come Tonino non merita. Ma si sa, in giro cè molta gente che per qualche euro sarebbe pronta a qualsiasi cosa. Figurarsi per diversi milioni. È difficile restare insensibili alle lusinghe del denaro come Di Pietro. Ora capite perché Tonino è costretto a offendere chiunque. Ora sapete perché fa domande a tutti e non risponde a nessuno. Nemmeno a noi de il Giornale che gli avevamo offerto dieci domande per potersi lavare le mani che, nonostante siano storicamente pulite, qualche macchiolina cominciano a mostrare.
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