
Si spengono le dieci candeline per il prestigioso marchio francese, nato nel 2014 per elevare il concetto di lusso e raffinatezza d'oltralpe. Una delle migliori interpreti dei valori del brand è sicuramente DS 4, la berlina compatta di segmento C che abbiamo avuto modo di testare in un viaggio dal capoluogo lombardo fino alla rinomata meta sciistica valdostana. Oltre 170 chilometri separano Milano da Champoluc, località nota per l'elevato tenore di vita e per essere una delle principali destinazioni invernali, sita ai piedi del massiccio del Monte Rosa. E proprio DS 4 ci ha accompagnato in questa scappata, arricchita dalla nuovissima motorizzazione 1.2 - 3 cilindri turbo Hybrid. Si configura per essere una soluzione di media elettrificazione ma, di fatto, grazie al piccolo ma energico motore elettrico da 28 CV e 55 Nm di coppia, è in grado di marciare anche in elettrico per diversi tratti.
Sebbene la potenza complessiva non sia elevata, con 145 CV sulla scheda tecnica, la progressione dell'unità è davvero convincente, supportata anche dal nuovo cambio automatico e-DCS6 a doppia frizione. Le transizioni sono morbide e quasi inavvertibili, soprattutto quando il motore è caldo e non si avverte mai il bisogno di qualche cavallo extra. Le premesse sono davvero buone, infatti il brand parigino promette un consumo di soli 5,2 l/100 km, ovvero più di 19 km al litro. Partendo infatti da Milano, i primi chilometri hanno fin da subito mostrato valori convincenti con medie di 16/17 km al litro anche nel traffico: cifre davvero positive considerando dimensioni (4,40 m) e la massa (1.450 kg).
Ma DS 4 è anche relativamente compatta, si muove agilmente negli spazi ristretti e grazie a telecamere e sensori è molto semplice inserirla anche nei parcheggi più angusti. Ci lasciamo alle spalle Milano e imbocchiamo l'Autostrada A4 in direzione Torino. Prima di raggiungere le velocità autostradali, mi soffermo a riflettere sull'incredibile silenzio che regna a bordo, soprattutto nei tratti extraurbani e tra 90 e 110 km/h.
L'insonorizzazione è notevole e non si avvertono rumori dal propulsore, che alterna di continuo la spinta dell'unità a benzina e dell'elettrico. Ho modo anche di apprezzare la cura costruttiva che caratterizza l'interno.
Sebbene si tratti dell'allestimento Pallas - il primo della gamma DS 4 si mostra elegante e ben rifinita, con inserti in simil pelle, ottimi assemblaggi, plastiche morbide e forme armoniose. Al centro svetta il grande display da oltre 12 pollici, da cui controllare l'intera vettura, ed è anche dotato dei principali sistemi di connettività wireless. Il volante è morbido, facile da usare e attraverso si può notare la strumentazione digitale di serie. Non mancano i vani porta oggetti, la moquette nelle tasche delle portiere e una consolle centrale rialzata, con un altro display. Ma DS 4 si apprezza anche fuori, con forme moderne, taglienti e aerodinamiche, oltre ai cerchi in lega da 19 di serie. Apprezzo lo sterzo e l'assetto, entrambi solidi e di qualità, oltre che perfetti per viaggiare rilassati e nel comfort. Siamo ormai in Val d'Aosta e la strada inizia a farsi tortuosa, fino a giungere ai 1.560 metri d'altitudine di Champoluc.
Il consumo autostradale
si è attestato su oltre 18 km al litro, un valore notevole considerando anche il tratto in salita. Siamo giunti a destinazione e la mia schiena non può che apprezzare l'ergonomia dei sedili. Chi ha più bisogno del diesel?
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