Volevano rapire la Cucinotta, dietro le sbarre gang di Messina

Tre condanne e sette assoluzioni per la banda che aveva in programma il "rapimento mediatico" dell'attrice. Dovevano rispondere di estorsione, detenzione di armi e sequestro di persona: fatti commessi tra il '97 e il '99

Volevano rapire la Cucinotta, 
dietro le sbarre gang di Messina

Messina - Avevano progettato anche il sequestro dell’attrice messinese Maria Grazia Cucinotta. Un piano mai realizzato e di cui neppure l’interessata probabilmente ha mai saputo nulla. Ora per la gang dello stretto è arrivata la sentenza nell’ambito del processo "Domino": la seconda sezione penale del tribunale di Messina, presieduta da Bruno Finocchiaro, ha deciso tre condanne e sette assoluzioni. I dieci imputati dovevano rispondere di estorsione, detenzione di armi e sequestro di persona per fatti commessi tra il ’97 e il ’99.

La sentenza I giudici hanno condannato Giuseppe Maniaci, 50 anni, a 6 anni e 4 mesi e 1.200 euro di multa, Salvatore Micali, 38 anni, a 7 anni e 1.800 euro di multa, e Giuseppe Cucinotta a 5 anni e 4 mesi e 900 euro di multa.

Assolti "perchè il fatto non sussiste" gli altri sette: Emanuele Chiarello, Antonino Lentini, Placido Roberti, Davide Vitale, Claudio Ciraolo, Stellaro Pagliaro e Giovanni Marcini. Il pm Vicenzo Cefalo aveva chiesto condanne tra i 5 e i 7 anni e l’assoluzione per il solo Lentini.

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