NizzaIl mondo delle grandi berline sta cambiando profondamente sotto la spinta delle sempre più numerose coupé a quattro porte, modelli dei quali ormai nessun costruttore può fare a meno, tutti caratterizzati da linee snelle con il terzo volume, quello del bagagliaio, appena accennato. Si inquadra in questa evoluzione della «specie berlina» la nuova Volkswagen CC, dalla quale scompare il nome Passat che laveva accompagnata nella prima serie, datata 2008, a sottolineare il ruolo autonomo, quasi da vice Phaeton, lammiraglia del brand, che il modello andrà a interpretare, da marzo nel nostro Paese, nella gamma di Wolfsburg. Lunga 4,80 metri, la CC si presenta con un nuovo frontale con calandra a tre listelli e fari bixeno di serie, mentre il cofano ridisegnato, più imponente, non altera, grazie alle fiancate dove risalta la mancanza di cornici delle portiere, la linea complessivamente leggera della vettura.
Ogni dettaglio, allesterno e allinterno, è stato curato per accrescere lesclusività dellauto e la percezione di una qualità intrinseca di livello premium proposta a prezzi competitivi: dai 31.400 euro della 1.8 Tsi a benzina (160 cv) ai 38.600 della 2.0 Tdi BlueMotion Technology (170 cv) con cambio Dsg, tutte con una dotazione di sicurezza di serie che include anche i fari bixeno e il sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore. Una delle due «C» che identificano questa nuova Volkswagen, lunica a non avere un nome, sta per Comfort, e in marcia si può apprezzare il lavoro fatto dagli ingegneri tedeschi per accrescerlo.
Particolarmente efficaci si dimostrano gli interventi dedicati allinsonorizzazione dellabitacolo, allinterno del quale si percepisce lontano il suono dei motori scelti per la CC tra i quali spicca, per virtù ecologiche, il due litri (140 cv) con tecnologia BlueTdi che, grazie a uno speciale catalizzatore dove un additivo scompone il dannoso ossido di azoto in acqua e azoto puro (elementi assolutamente naturali), rientra nei limiti fissati dalla normativa Euro 6 che andrà in vigore nel 2014. Grazie ai minori consumi, resi possibili anche dal sistema start/stop di serie, i motori diesel restano sempre i più corretti per una vettura pensata con un occhio di riguardo ai clienti flotte.
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