Volkswagen, ecosostenibilità e più valore

Come sta, oggi, il mercato italiano dell’auto? I numeri dicono che, se gli ecoincentivi sembrano essere riusciti a ridare un po’ di slancio alla domanda dei privati, a soffrire gli effetti della crisi sono ora le flotte aziendali in tutte le loro articolazioni: dal noleggio a lungo e breve termine, alle vetture di proprietà.
Se il quadro generale si presenta poco incoraggiante, però, non tutti i costruttori sembrano risentirne in ugual misura.
Anche in una fase difficile come l’attuale, infatti, c’è chi punta con solidi argomenti non solo a mantenere, ma addirittura a rafforzare la presenza sul mercato dei parchi aziendali. Un esempio significativo in tal senso è quello di Volkswagen, che nel periodo gennaio-aprile 2009 è stata capace di portare la propria quota di mercato nel comparto flotte al 5,9%, registrando, così, un piccolo ma significativo incremento rispetto al 5,8% del primo quadrimestre 2008. Merito, in buona parte, dell’ottima percezione che tradizionalmente accompagna Volkswagen come marchio di auto aziendali, ma anche di una precisa strategia commerciale e di prodotto messa in atto dai vertici della casa.
Le sue linee-guida principali? Sono essenzialmente tre. Si comincia con un’offerta di modelli ampia e articolata, in grado di soddisfare le diverse esigenze dei fleet manager italiani; compresa quella di ridimensionamento della flotta attraverso il cosiddetto downsizing, vale a dire il ricorso a vetture di cilindrate più contenute, mantenendo comunque inalterato il livello di affidabilità. Altro storico cavallo di battaglia di Volkswagen, assai apprezzato dalla clientela business e aziendale, è il mantenimento di valore delle proprie auto nel tempo: un plus che, oltre a significare minor deprezzamento, rappresenta una garanzia di qualità.
Da non trascurare, poi, i massicci investimenti portati avanti dal marchio di Wolfsburg sul tema dell’ambiente, testimoniati dal proliferare delle versioni «ecologiche» BiFuel, EcoFuel e BlueMotion, che garantiscono significative riduzioni delle emissioni nocive, dei consumi e, conseguentemente, dei costi di esercizio.
Sono diversi, insomma, gli argomenti che Volkswagen può mettere in campo per conquistare i responsabili delle flotte. Le cui richieste, oggi, si concentrano soprattutto su Passat, Touran, Tiguan e anche sulla nuova Golf, sesta generazione di un’intramontabile best-seller, ora disponibile anche con il motore 1.6 TDI e nella versione BiFuel a Gpl.

E il futuro promette ulteriori sorprese, visto che nei prossimi mesi è in programma il lancio della nuova Polo: un modello destinato a interessare - e molto - alle aziende che hanno una forte presenza di utilitarie nel proprio parco, o che puntano a un downsizing della flotta, ma senza rinunce sul versante del comfort. E neppure della sicurezza: Polo, infatti, è la prima automobile progettata espressamente per adempiere alla nuova valutazione «5 stelle» dei crash-test EuroNcap.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica