Cultura e Spettacoli

Volo prende il posto della Dandini su Raitre

Prepariamoci a un’altra scorpacciata di Fabio Volo, prezzemolino multimediale tra cinema, radio, tv e stampa. Da ieri è su Radio Deejay con il tradizionale Il volo del mattino, da poco più di un mese in libreria per Mondadori con la sua ultima fatica Le prime luci del mattino ha già raggiunto le 700mila copie vendute, al cinema da venerdì in più di 400 sale come protagonista di Un giorno in più (prima trasposizione cinematografica da un suo libro), e dal 21 marzo prenderà il posto di Serena Dandini su Rai Tre con un programma d’intrattenimento in seconda serata il mercoledì, giovedì e venerdì.
È il fenomeno Fabio Volo, al secolo Fabio Bonetti da Calcinate nel bergamasco, eterno Peter Pan di successo. Come il protagonista del suo Un giorno in più (più di un milione di copie vendute e appena ripubblicato da Mondadori in un’edizione speciale), ora diventato un film diretto da Massimo Venier in cui Volo è Giacomo, un trentenne molto bravo nel lavoro, con le donne ma allergico a qualsiasi impegno affettivo e sentimentale. Almeno fino a quando non gli apparirà sul tram una ragazza (Isabella Ragonese) che incrocerà puntualmente e silenziosamente tutte le mattine. Il giorno in cui le parlerà scoprirà però che sta per trasferirsi nella Grande Mela. E la storia, dall’ambientazione torinese (a produrre il film, oltre a Beppe Caschetto, Rai Cinema e Telecom, c’è la Film Investimenti Piemonte), passa a quella newyorchese con la classica iconografia che ben conosciamo delle commedie romantiche piene, ad esempio, di alberi d'autunno dagli straordinari colori. Ma ciò non basterà a far andare subito in porto la combattuta storia d’amore. Colpa del personaggio «bamboccione» di Fabio Volo? «Io alla sindrome di Peter Pan dei trentenni di oggi non ci credo», esordisce con sicurezza l’attore, 40 anni a giugno, alla presentazione del film. Per poi teorizzare: «C’è stato semplicemente un crollo dei ruoli ed è mancata l’educazione al sentimento. Mio padre o mio nonno, nemmeno se lo sono posti il problema di volersi sposare o meno, di voler avere figli o meno. Si faceva così e basta.

Oggi è molto diverso, le cose sono più difficili».

Commenti