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Voltri La poesia nei quadri Cecco Profumo

Ad aprile 2010 si è spento Francesco, «Cecco», Profumo, classe 1920. La nipote, Rosalina Bozzo assieme a tutti gli amici del gruppo Cromantica di Voltri, ha voluto ricordarlo subito, in modo che resti traccia indelebile del suo fare pittorico, con una mostra antologica di 150 quadri, esposti al Tunnel dei giardinetti di Via D.G. Verità. Inaugurata lunedì 19 luglio 2010, la manifestazione ha avuto pareri favorevoli dai critici e consensi da tutta la popolazione voltrese.
Sono le «terre», ottenute dalla macinazione di pietrame vario, a fare da protagoniste nei quadri della sua maturità, capaci, tra l’altro, di fornire un cromatismo diverso, meno luccicante, più poetico. Fra le opere visitate non si può fare a meno di rimirare quel bosco autunnale che si contorce continuamente in vaporose volute. Ottenuto questo livello artistico, Cecco vuole fruirne il più a lungo possibile per poter sentire ancora la passione creativa pulsare nelle sue vene. Il bosco che prima dell’inverno e cioè, prima della morte apparente, vuole dare ancora un estremo sussulto vigoroso, non vuole essere un’agonia ma una vita silente che resiste al tempo.
Ammirata particolarmente la scenografia di quella casa che fa capolino in mezzo alla vegetazione, dalla quale rintoccano i palpiti del suo cuore, timpani così alti che portano l’irrequietezza e quasi urtano lo spettatore, il quale, si stacca per una pausa di riflessione.
Le barche da pesca, i gozzi catalani, con i pescatori e le reti, fanno parte di una serie tendente al sentimento dantesco della partenza serale, genere quello che crea più emozioni nostalgiche nei voltesi.
Gentilmente concesso dal parroco della chiesa di S. Ambrogio, Don Vite, il Tunnel si presta benissimo (così centrale, sito nel cuore del quartiere dove il pittore ha vissuto tutta la sua esistenza) a questo tipo di manifestazioni.

E si riceve la sensazione di trovarsi in un salotto culturale gremito di appassionati collezionisti che non si sono lasciati sfuggire l’occasione di impossessarsi delle opere migliori. La speranza è che questa mostra sia di buon auspicio ad altre di timidi artisti che vogliano mettersi in evidenza.

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